Contributi a fondo perduto per tessile e moda

Contributi a sostegno del settore tessile e della moda

A partire dal 22 settembre 2021 le piccole imprese del settore del tessile e della moda, operanti da meno di 5 anni, potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto del 50% delle spese sostenute ed ammissibili.

Soggetti ammessi

Come già evidenziato le imprese devono essere di piccola dimensione e, inoltre:

  • risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di 5 anni;
  • svolgere in Italia una o più delle attività economiche;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • non avere ancora distribuito utili;
  • non essere in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione, ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, ferma restando la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, della condizione di cui alla precedente lettera c).

Inoltre le stesse devo svolgere un’attività rientrante in uno dei seguenti codici ATECO:

  • 10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili
  • 20.00 Tessitura
  • 30.00 Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari
  • 91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia
  • 92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento
  • 92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca
  • 93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette
  • 94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti
  • 95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
  • 96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili
  • 96.20 Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
  • 99.10 Fabbricazione di ricami
  • 99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti
  • 99.90 Fabbricazione di feltro e articoli tessili diversi
  • 11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle
  • 12.00 Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro
  • 13.10 Confezione in serie di abbigliamento esterno
  • 13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno
  • 14.00 Confezione di camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima
  • 19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento
  • 19.21 Fabbricazione di calzature realizzate in materiale tessile senza suole applicate
  • 19.29 Confezioni di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari
  • 20.00 Confezione di articoli in pelliccia
  • 31.00 Fabbricazione di articoli di calzetteria in maglia
  • 39.00 Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia
  • 11.00 Preparazione e concia del cuoio e pelle; preparazione e tintura di pellicce
  • 12.01 Fabbricazione di frustini e scudisci per equitazione
  • 12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria
  • 20.10 Fabbricazione di calzature
  • 20.20 Fabbricazione di parti in cuoio per calzature
  • 29.11 Fabbricazione di parti in legno per calzature
  • 29.12 Fabbricazione di manici di ombrelli, bastoni e simili
  • 42.00 Fabbricazione di prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili
  • 59.60 Fabbricazione di prodotti ausiliari per le industrie tessili e del cuoio
  • 12.10 Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi
  • 12.20 Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale
  • 13.01 Fabbricazione di cinturini metallici per orologi (esclusi quelli in metalli preziosi)
  • 13.09 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili nca
  • 50.50 Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; montatura in serie di occhiali comuni
  • 99.20 Fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini
  • 10.10 Attività di design di moda

Spese ammissibili

Le spese ammesse a finanziamento devono, in primo luogo, rientrare in più ampio progetto di investimento rientrante in una di queste tipologie:

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese funzionali alla realizzazione dei suddetti progetti di investimento, che siano non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00, e relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
    • materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi;
    • personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

Termini di presentazione

Le domande andranno presentate a partire dal 22 settembre 2021 sino ad esaurimento fondi.

Finanziamenti CRIAS

Finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto per gli artigiani

È stato pubblicato l’Avviso pubblico relativo all’Azione 3.1.1.08a che prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto per investimenti finalizzati a migliorare la competitività. Vediamo i dettagli:

Soggetti beneficiari

Possono presentare la domanda le imprese artigiane:

  • che risultano attive al momento della presentazione della domanda
  • aventi sede operativa in Sicilia
  • classificate come microimprese cioè:
    • che occupano meno di 10 persone
    • hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro
  • avere, al 31 dicembre 2019, un numero di addetta non superiori a 5 e utili netti non superiori ad € 30.000,00 risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata
  • non essere considerate imprese in difficoltà
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di liquidazione o scioglimento e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata
  • non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi dell’art. 67 del D.lgs. n.159 del 06 settembre 2011 (codice antimafia)
  • essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali
  • non essere destinatario di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione di recupero della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili devono riguardare una delle seguenti tipologie:

  1. acquisto macchinari/attrezzature/arredi/impianti, nuovi di fabbrica, necessari al ciclo produttivo dell’impresa artigiana;
  2. ristrutturazione e manutenzione del laboratorio (migliorie del laboratorio, ristrutturazioni edilizie, restauro, manutenzione straordinaria, adeguamento locali alle misure anti-covid);
  3. acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessarie allo svolgimento dell’attività;
  4. acquisti per la realizzazione e/o implementazione di strategie di marketing e azioni commerciali;
  5. formazione specialistica del personale collegata agli investimenti di cui alle lettere a), c) e d).

Gli investimenti ammissibili devono essere finalizzati a:

  • incrementare la produzione
  • introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto
  • introdurre innovazioni tecnologiche
  • fornire una formazione specialistica al personale

Il costo ammissibile non può essere inferiore a € 10.000,00 e superiore a € 50.000,00 iva esclusa.

Agevolazione concesso

Sugli investimenti viene concesso:

  • un finanziamento a tasso agevolato pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile
  • un contributo a fondo perduto pari al 20% del finanziamento concesso fino ad un massimo di Euro 5.000,00.

Presentazione domande

Le domande andranno presentate dalle ore 11:00 del 7 settembre 2021 fino ad esaurimento del 125% delle risorse.

Valutazione dei progetti

I progetti sono ritenuti ammissibili se raggiungono un punteggio di almeno 60 (sessanta) punti valutati secondo questa griglia:

  • coerenza dell’attività svolta dal soggetto proponente rapportata agli investimenti proposti – Punti 20
  • coerenza degli investimenti proposti con la finalità di incremento della competitività – Punti 5
  • capacità degli investimenti proposti di favorire l’introduzione di soluzioni produttive innovative – Punti 10
  • capacità degli investimenti proposti di favorire l’introduzione di strategie commerciali e di marketing innovative – Punti 10
  • attivazione di formazione specialistica funzionale ai nuovi investimenti – Punti 5
  • capacità degli investimenti proposti di favorire lo sviluppo di nuovi servizi da offrire alla clientela – Punti 10
  • capacità degli investimenti proposti di favorire lo sviluppo di nuovi prodotti da offrire alla clientela – Punti 10
  • capacità degli investimenti di apportare risparmio energetico – Punti 5
  • capacità degli investimenti edilizi di apportare riduzione di emissioni in atmosfera e alla produzione di rifiuti – Punti 5
  • adeguamento locali misure anti Covid 19 – Punti 20
CRIAS - Rimborsi di interessi e commissioni

CRIAS - Rimborsi di interessi e commissioni su operazioni creditizie

È stato pubblicato l’Avviso pubblico relativo all’Azione 3.1.1.08b che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per rimborsare le spese per interessi e commissioni derivanti da operazioni creditizie concesse ai sensi del D.L. 23/2020, come ad esempio il finanziamento fino a 30.000 euro di cui molte imprese hanno beneficiato. Vediamo i dettagli:

Soggetti beneficiari

Possono presentare la domanda le imprese artigiane:

  • aventi sede operativa in Sicilia
  • classificate come microimprese cioè:
    • che occupano meno di 10 persone
    • hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro
  • avere, al 31 dicembre 2019, un numero di addetta non superiori a 5 e utili netti non superiori ad € 30.000,00 risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata
  • essere iscritte all’Albo delle Imprese artigiane o aver presentato la relativa istanza;
  • non risultare sospese o inattive;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di liquidazione o scioglimento e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata
  • aver ricevuto un finanziamento ai sensi del D.L. 23/2020 ed essere in regola con le scadenze
  • non aver ricevuto analoga agevolazione sulle operazioni creditizie per le quali si chiede l’agevolazione
  • non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi dell’art. 67 del D.lgs. n.159 del 06 settembre 2011 (codice antimafia)

Importo del contributo

Il contributo è concesso nella misura massima di € 2.000,00 per ciascuna impresa richiedente, per il rimborso del 100% delle spese sostenute dall’8 aprile 2020, per commissioni ed interessi derivanti dalla concessione dei finanziamenti ai sensi del D.L. 23/2020, ed attestati dall’Istituto di credito.

Presentazione domande

Le domande andranno presentate dalle ore 11:00 del 4 agosto 2021 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

Obblighi del beneficiario

Le imprese beneficiarie sono obbligate a:

  • garantire l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
  • garantire il rispetto delle norme applicabili in materia di informazione e pubblicità del contributo, secondo quanto in merito previsto al punto 2.2 dell’allegato XII del regolamento UE 1303/2013, nonché da quanto alle disposizioni del capo II del Regolamento di esecuzione UE n. 821/2014 (art. 3, 4 e 5)
  • rispettare le disposizioni in materia di aiuti de minimis.
Finanziamenti agevolati e a fondo perduto

Irfis: finanziamenti per PMI e professionisti

È stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo all’azione 3.6.2. del PO FESR Sicilia 2014-2020 per la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali.

Soggetti beneficiari

La misura è destinata:

•      alle PMI (Piccole e Medie Imprese) che:

•     sono regolarmente costituite e iscritte come attive presso la CCIAA

•      hanno avviato l’attività prima del 31/12/2018

•      hanno sede legale o operativa nel territorio della Regione Siciliana

•     hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 250.000 euro

•     hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19

•      hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019

•      ai liberi professionisti che:

•      hanno domicilio fiscale in Sicilia

•      sono iscritto ad un ordine professionale, se obbligatorio, e sono titolari di partita Iva

•      hanno iniziato l’attività prima del 31/12/2018

•      hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 40.000 euro

•      hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19

•      hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019

Sono comunque escluse le PMI che operano nei seguenti settori ATECO:

•      A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;

•      O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;

•      T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni

•      e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;

•      U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Importo del finanziamento e del contributo a fondo perduto

I beneficiari possono richiedere un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

•      importo minimo: Euro 10.000

•      importo massimo: Euro 25.000 (qualora non sia richiesto il contributo a fondo perduto)

•      durata: 48 mesi successivi ad un preammortamento non superiore a 24 mesi

•      rimborso: 48 rate mensili costanti

•      tasso di interesse: 0%

•      nessuna garanzia richiesta.

Ad ogni finanziamento è associabile anche un contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese di sanificazione e adeguamento dei luoghi di lavoro e di produzione ubicati in Sicilia riferite a:

•      sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l'attività lavorativa e degli strumenti utilizzati nell'ambito di tali attività;

•      acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;

•      acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;

•      acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui alla lettera b), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;

•      acquisto di dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione.

L’importo del contributo a fondo perduto può essere al massimo di Euro 5.000.

Termini per la richiesta

Le richieste potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 22 luglio 2021 alle ore 17:00 del 9 settembre 2021 attraverso un apposito portale raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.irfis.it

Le domande finiranno in una apposita graduatoria in ordine di calo di fatturato e i finanziamenti verranno erogati sino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Il nostro Studio rimane comunque a disposizione per eventuali chiarimenti. info@studiomami.it 

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Decreto Sostegni-bis – Nuovi contributi a fondo perduto

Il nuovo decreto emanato dal Governo per sostenere le attività d’impresa colpite della pandemia vede un moltiplicarsi di contributi a fondo perduto, anche se tra loro alternativi, che complicheranno non poco le modalità di verifica della fruizione per imprese e commercialisti. Vediamoli nel dettaglio.

Contributo a fondo perduto basato sulla perdita di fatturato anni 2019-2020

Un primo contributo a fondo perduto è quello che, di fatto, replica quello previsto dal primo Decreto Sostegni. Per chi ha presentato domanda per il riconoscimento del contributo è ha ancora la partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni-bis, verrà corrisposto automaticamente un contributo dello stesso importo senza la necessità di presentare alcuna ulteriore domanda di accesso.

Contributo a fondo perduto basato sulla perdita di fatturato periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020 / 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021

Un secondo contributo, di nuova introduzione, consente di ottenere un bonus aggiuntivo rispetto a quello di cui al punto precedente, calcolato spostando il periodo di riferimento.

Il contributo viene riconosciuto ai soggetti:

  • che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario che siano titolari di partita Iva residenti o stabiliti in Italia
  • che hanno un volume di ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019
  • che abbiano avuto un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 inferiore di almeno il 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020.

Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui al primo Decreto Sostegni, il contributo viene determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 le seguenti percentuali:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Per i soggetti che non hanno beneficiato del contributo a fondo perduto di cui al primo Decreto Sostegni, il contributo viene determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 le seguenti percentuali:

  • 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 70% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Il contributo è alternativo a quello di cui al punto precedente e per la sua fruizione si dovrà procedere alla presentazione di una nuova istanza.

Chi abbia già beneficiato del contributo di cui al precedente Decreto Sostegni, potrà beneficiare dell’eventuale maggior valore derivante dal nuovo decreto, mentre nulla spetterà nel caso in cui il contributo così calcolato sarà inferiore a quello del primo Decreto Sostegni.

Contributo a fondo perduto basato sul reddito

Un ultimo contributo a fondo perduto viene introdotto nei confronti dei soggetti che hanno subito un peggioramento del risultato economico dell’esercizio 2020 rispetto a quello 2019.

Il contributo viene riconosciuto ai soggetti:

  • che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario che siano titolari di partita Iva residenti o stabiliti in Italia
  • che hanno un volume di ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019
  • che abbiano avuto un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia.

Il contributo si calcolerà applicando alla differenza di risultato economico tra i due esercizi, al netto dei contributi a fondo perduto eventualmente riconosciuti dall’Agenzia delle entrate a maggio, agosto, ottobre, dicembre 2020 e marzo 2021, la suddetta percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia.

Anche questo contributo andrà richiesto con apposita istanza e, per i soggetti richiedenti, il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi viene anticipato al 10 settembre 2021.

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Decreto sostegni – Nuovo contributo a fondo perduto per l’emergenza Covid

Con il Decreto Sostegni appena approvato, viene introdotto un nuovo contributo a fondo perduto per cercare di andare incontro alle imprese in difficoltà a seguito dell’emergenza Covid.

Rispetto ai precedenti contributi, cambia in primo luogo la condizione di accesso al beneficio. Viene eliminato il sistema legato ai codici ATECO e viene data la possibilità di accedere a tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario.

Sono invece esclusi dal contributo:

  • le attività cessate alla data di entrata in vigore del Decreto sostegni
  • le attività che hanno attiviato la partita Iva dopo l’entrata in vigore del Decreto
  • gli enti pubblici
  • gli intermediari finanziari, le società di partecipazione finanziaria e le società di partecipazione non finanziaria e assimilati

L’unica condizione di accesso è rappresentata dall’aver avuto un ammontare medio mensile del fatturato dei corrispettivi del 2020 inferiore di almeno il 30% rispetto al corrispondente ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi per il 2019. Questo requisito non è necessario nel caso delle attività avviate dall’1 gennaio 2019.

Per fare un esempio, se un’impresa ha avuto un fatturato 2020 di 80.000 euro e nel 2019 di 120.000 euro, il calcolo sarà il seguente:

Fatturato medio mensile 2020 = 80.000 diviso 12 = 6.666,66
Fatturato medio mensile 2019 = 120.000 diviso 12 = 10.000,00
Differenza percentuale tra il fatturato medio mensile 2019 e quello 2020 = (10.000,00 – 6.666,66) diviso 10.000,00 per 100 = 33,33% - in questo caso il contributo spetta.

Per calcolare il contributo andrà poi applicata una percentuale alla differenza tra il fatturato medio mensile 2020 e quello 2019. Detta percentuale sarà pari:

  • al 60% se i ricavi e compensi del 2019 non sono superiori a 100.000 euro
  • al 50% se i ricavi e compensi del 2019 sono superiori a 100.000 euro e non sono superiori a 400.000 euro
  • al 40% se i ricavi e compensi del 2019 sono superiori a 400.000 euro e non sono superiori a 1.000.000 euro
  • al 30% se i ricavi e compensi del 2019 sono superiori a 1.000.000 euro e non sono superiori a 5.000.000 euro
  • al 20% se i ricavi e compensi del 2019 sono superiori a 5.000.000 euro e non sono superiori a 10.000.000 euro

Per i soggetti che hanno attivato la partita Iva dall’1 gennaio 2019, ai fini della media si considerano solo i mesi successivi all’attivazione della partita Iva.

Nell’esempio precedente, al contribuente spetterebbe un contributo di 1.666,67 Euro, dato dalla differenza tra 10.000,00 euro e 6.666,66 euro alla quale si applica la percentuale del 50%

Viene comunque riconosciuto un contributo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per le persone giuridiche, mentre il contributo non può superare il massimale di 150.000 euro.

Per ottenere il contributo si dovrà presentare un’apposita domanda attraverso una procedura che verrà messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

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First Playable Fund

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE del 18 dicembre 2020 che disciplina le modalità di concessione delle agevolazioni a valere sulle risorse del Fondo per l’intrattenimento digitale.

Imprese beneficiarie

L’accesso al First playable fund è destinato alle imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

  1. svolgono, in via prevalente, l’attività economica di «Edizione di software» o «Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse»;
  2. hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
  3. sono soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile il prototipo di cui all’art. 6;
  4. hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione che di imprese costituite sotto forma di società di persone;
  5. sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  6. sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  7. garantiscono, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le predette attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de minimis.

Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

  1. non abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  2. siano destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  3. i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni prevedono, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione del videogioco, la realizzazione di un prototipo destinato alla distribuzione commerciale. Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:

  1. essere realizzati dai soggetti di cui all’art. 5, presso la propria sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
  2. prevedere, ciascuno, la realizzazione di un singolo prototipo;
  3. prevedere spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00 (ventimila);
  4. essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione di cui all’art. 9, comma 2. Per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa/costo ammissibile alle agevolazioni.
  5. essere ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni di cui all’art. 10, comma 2. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa /costo ammissibile alle agevolazioni.

Spese e costi ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni del First Playable Fund le spese e i costi relativi a:

  1. prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa. Rientra in tale categoria, nella misura in cui è impiegato nelle attività di realizzazione del prototipo, il personale dipendente dell’impresa beneficiaria e il personale in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro;
  2. prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese. Rientrano in tale categoria i servizi di consulenza acquisiti per la realizzazione del prototipo da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  3. attrezzature tecniche (hardware). Rientrano in tale categoria le attrezzature tecniche di nuova fabbricazione acquistate per la realizzazione del prototipo, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto. Nel caso in cui il citato periodo di utilizzo sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto. Nel caso in cui le attrezzature tecniche, o parte di esse, per caratteristiche d’uso, siano contraddistinte da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione dell’impresa beneficiaria e positiva valutazione del Ministero;
  4. licenze di software. Rientrano in tale categoria le licenze software acquistate per la realizzazione del progetto, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del prototipo

Ai fini dell’ammissibilità, le spese e i costi devono:

  1. essere sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  2. essere pagati esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di costo.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

  1. relative a beni usati, anche ove ricondizionati;
  2. inerenti a beni la cui installazione e il cui utilizzo non è previsto presso la sede operativa prevista per la realizzazione del prototipo;
  3. sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
  4. ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di I.V.A.;
  5. relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

Agevolazioni concedibili

L’accesso al fondo consente di ottenere un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili.

Modalità di presentazione delle domande

Le modalità di accesso verranno definite con un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.

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Smart Money: nuovi contributi a fondo perduto alle Startup Innovative

Con il termine “Smart Money” vengono identificate le agevolazioni previste dal Decreto Rilancio a favore del rafforzamento delle start-up innovative, sostenendole nella realizzazione di progetti di sviluppo e facilitandone l’incontro con l’ecosistema dell’innovazione. Si tratta di agevolazioni sottoforma di contributi a fondo perduto concessi ai sensi del Regolamento “de minimis”, con una dotazione finanziaria è di 9,5 milioni di Euro per l’anno 2020.

Le agevolazioni, gestite da Invitalia tramite una procedura valutativa con procedimento a sportello, sono concesse secondo due linee di intervento:

  • la realizzazione di piani di attività per la realizzazione di un progetto di sviluppo, svolto in collaborazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione operanti per lo sviluppo di imprese innovative;
  • l’investimento in capitale di rischio delle start-up innovative, destinatarie della delibera di ammissione all’agevolazione di cui al punto precedente, da parte degli attori dell’ecosistema dell’innovazione.

Ambito applicativo soggettivo 

Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

  • siano classificabili come piccole imprese, ai sensi dell’allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  • siano regolarmente costituite da meno di 24 mesi e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
  • si trovino nelle prime fasi di avviamento dell’attività o nella prima fase di sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed), oppure nella fase di creazione della combinazione product/market fit (seed);
  • abbiano sede legale e operativa in Italia;
  • non rientrino tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • abbiano restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Mise un ordine di recupero;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • nei cui confronti non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), D.Lgs. 231/2001 e ss.mm.ii.;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  • non operino nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura.

Le agevolazioni sono accessibili anche alle persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa, purché provvedano alla costituzione e all’inoltro della domanda di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale del Registro delle imprese, entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati

I soggetti abilitati a operare nell’ambito di entrambe le linee di intervento “Smart Money”, sia come erogatori dei servizi ammissibili a sostegno del progetto di sviluppo, sia come investitori nel capitale di rischio della start-up innovativa, sono i seguenti:

  • incubatori certificati e acceleratori, di cui all’articolo 25, comma 5, D.L. 179/2012 e D.M. 22.12.2016;
  • innovation hub;
  • organismi di ricerca.

Sono abilitati ad attuare gli interventi nel capitale di rischio i seguenti ulteriori attori:

  • business angels, investitori informali privati che supportano con capitali e capacità gestionali la nascita e il primo stadio di sviluppo dei progetti imprenditoriali (in possesso di know-how strategico-gestionale maturato par almeno 2 anni in imprese private);
  • investitori qualificati, individuati dall’articolo 100 D.Lgs. 58/1998.

Ambito applicativo oggettivo

Alla base delle agevolazioni “Smart Money” vi è un progetto di sviluppo della start-up innovativa dotato delle seguenti caratteristiche:

  • fondato su una soluzione innovativa da proporre sul mercato già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, sebbene da definire negli aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
  • previsione dell’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate o, in alternativa, previsione del consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
  • finalità volta alla realizzazione del prototipo (Minimum Viable Product) o alla prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.

Realizzazione di piani di attività

È riconosciuto un contributo a fondo perduto in misura pari all’80% delle spese dei servizi ammissibili, nel limite di euro 10.000,00 di agevolazione per start-up innovativa. I servizi devono rientrare negli ambiti indicati dall’articolo 12 D.M. 18.09.2020 ed essere connessi alla realizzazione di un piano di attività:

  • di durata non inferiore a 12 mesi;
  • svolto in collaborazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione.

Ambiti dei servizi agevolabili

  • La consulenza organizzativa, operativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all’implementazione del progetto
  • La gestione della proprietà intellettuale
  • Il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale
  • Lo sviluppo e lo scouting di tecnologie
  • La prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale
  • I lavori preparatori per campagne di crowfunding
  • La messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto, solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti dei punti precedenti

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese dei servizi rientranti negli ambiti di cui sopra:

  • sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • sostenute entro 18 mesi dalla delibera di ammissione;
  • con spesa minima di euro 10.000,00;
  • pagate esclusivamente con conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

Investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative

A fronte dell’investimento nel capitale di una start-up innovativa già destinataria del contributo per la realizzazione di piani di attività è riconosciuta un’ulteriore agevolazione nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell’investimento, nel limite complessivo di 30.000,00 euro per impresa.

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Decreto Natale un nuovo fondo perduto a sostegno delle attività di ristorazione

Il Decreto Natale (D.Lgs. n. 172/2020) reca con sé un “dono” per tutte le attività di ristorazione fortemente danneggiate dalle restrizioni contenute nello stesso decreto.

Il contributo a fondo perduto introdotto dal decreto spetta a tutti i soggetti con partita Iva attiva al 19 dicembre 2020 e con esclusione delle partite Iva aperte dal 1 dicembre 2020, ed esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del primo contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio.

L’importo del contributo sarà pari a quello già precedentemente erogato e non potrà superare i 150.000 euro per ogni contribuente.

Le attività ammesse al contributo a fondo perduto sono caratterizzate dai seguenti codici ATECO:

  • 561011 - Ristorazione con somministrazione
  • 561012 - Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 561020 - Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
  • 561030 - Gelaterie e pasticcerie
  • 561041 - Gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 561042 - Ristorazione ambulante
  • 561050 - Ristorazione su treni e navi
  • 562100 - Catering per eventi, banqueting
  • 562910 - Mense
  • 562920 - Catering continuativo su base contrattuale
  • 563000 - Bar e altri esercizi simili senza cucina
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Decreto Ristori – Nuovo fondo perduto per le imprese

A seguito dei nuovi provvedimenti restrittivi che stanno interessando alcune attività commerciali, non ultimi quelli previsti dal DPCM del 24 ottobre 2020, il Decreto Ristori prevede un nuovo contributo a fondo perduto per coprire in parte i danni conseguenti.

Il fondo perduto spetta solo per alcune categorie di attività che hanno una partita Iva attiva al 24 ottobre 2020.

Per accedere a beneficio permane la condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Questo requisito non si applica, e quindi il fondo perduto spetterà comunque, a chi ha avviato l’attività a partire dall’1 gennaio 2019.

Il contributo spettante è pari alla diminuzione del fatturato tra aprile 2020 ed aprile 2019, moltiplicata per una percentuale diversa a seconda della tipologia di attività.

Vediamo quindi le attività interessate (l’attività dev’essere quella prevalente) e i relativi moltiplicatori:

  • 493210 – Trasporto con taxi
  • 493220 – Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
  • 493901 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano
  • 551000 – Alberghi
  • 552010 – Villaggi turistici
  • 552020 – Ostelli della gioventù
  • 552030 – Rifugi di montagna
  • 552040 – Colonie marine e montane
  • 552051 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
  • 552052 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
  • 553000 – Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
  • 559020 – Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
  • 561011-Ristorazione con somministrazione
  • 561012-Attivita’ di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 561030-Gelaterie e pasticcerie
  • 561041-Gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 561042-Ristorazione ambulante
  • 561050-Ristorazione su treni e navi
  • 562100-Catering per eventi, banqueting
  • 563000-Bar e altri esercizi simili senza cucina
  • 591300 – Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
  • 591400-Attivita’ di proiezione cinematografica
  • 749094 – Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
  • 773994 – Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e Spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi
  • 799011 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
  • 799019 – Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca
  • 799020 – Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
  • 823000-Organizzazione di convegni e fiere
  • 855209 – Altra formazione culturale
  • 900101 – Attività nel campo della recitazione
  • 900109 – Altre rappresentazioni artistiche
  • 900201 – Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli
  • 900309 – Altre creazioni artistiche e letterarie
  • 900209 – Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
  • 900400-Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
  • 920009 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo)
  • 931110-Gestione di stadi
  • 931120-Gestione di piscine
  • 931130-Gestione di impianti sportivi polivalenti
  • 931190-Gestione di altri impianti sportivi nca
  • 931200-Attivita’ di club sportivi
  • 931300-Gestione di palestre
  • 931910-Enti e organizzazioni sportive promozione di eventi sportivi
  • 931999-Altre attività sportive nca
  • 932100-Parchi di divertimento e parchi tematici
  • 932910-Discoteche, sale da ballo night-club e simili
  • 932930-Sale giochi e biliardi
  • 932990-Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
  • 949920 – Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
  • 949990 – Attività di altre organizzazioni associative nca
  • 960410-Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)
  • 960905 – Organizzazione di feste e cerimonie
  • 960420-Stabilimenti termali

Quindi, ad esempio, un’attività di ristorazione con somministrazione che abbia avuto un calo di fatturato, tra aprile 2020 e aprile 2019, pari a 4.000 euro riceverà un contributo del 200%, pari a 8.000 Euro.

Il contributo verrà erogato in automatico ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto precedente e che rientrano nei suddetti codici attività. Per chi, invece, non aveva beneficiato del precedente contributo (ad es. perché non aveva presentato la relativa istanza) dovrà presentare una nuova istanza di accesso per vedersi riconosciuto il contributo.

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