Bando ISI Inail 2022: Contributi per interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

È stato pubblicato anche quest’anno il bando ISI Inail che consente di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché di incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Vediamo nel dettaglio i principali elementi qualificanti del bando.

Imprese beneficiarie

Il bando è rivolto:

  • a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento
  • agli enti del terzo settore limitatamente all’asse di finanziamento 2

Tipologia di progetti finanziabili

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Entità del contributo

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto di diversa intensità a seconda della tipologia di progetto. Il contributo, calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’Iva, è così determinato:

  • Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
    • Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro né superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (Asse di finanziamento 1.2);
    • Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro né superiore a 50.000,00 euro.
  • Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
    • 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
    • 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

Per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro né superiore a 60.000,00 euro.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso un apposito portale Inail.

Il portale aprirà il 2 maggio 2023 e sarà consentito presentare le domande fino alle ore 18:00 del 16 giugno 2023.

Fare impresa in Sicilia: ai nastri di partenza un bando per la creazione di nuove imprese

Dopo il lancio del bando Ripresa Sicilia, più focalizzato su grandi investimenti e su imprese già consolidate, sta per essere pubblicato un altro bando pensato più per le nuove imprese e le imprese costituite da meno di 3 anni.

Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche del bando “Fare impresa in Sicilia”

Beneficiari

Potranno accedere al bando:

  • imprese (PMI) non ancora costituite, formate da formate da donne (senza alcun limite di età) o uomini di età compresa tra i 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda che alla stessa data risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni (centoventi se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione
  • imprese (PMI) già costituite da meno di 36 mesi, con una compagine sociale composta da almeno il 51% del capitale posseduto da persone fisiche aventi le caratteristiche di cui al punto precedente.

Settori esclusi

Sono escluse le attività ricomprese nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:

  • A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – Intero settore
  • C – Attività manifatturiere – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 12 – Industria del tabacco
    • 19 – Fabbricazione di Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
    • 24 – Metallurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
  • D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria – Intero settore
  • H – Trasporto e magazzinaggio – Intero settore tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi
  • I – Attività dei servizi di alloggio e ristorazione – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 55 – Alloggio
  • O – Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria
  • P – Istruzione
  • T – Attività di famiglie e convivenze
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Interventi finanziabili

Ogni programma di spesa avrà un costo ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 300.000 euro. Il contributo massimo spettante non potrà superare i 200.000 euro, in quanto l’agevolazione viene erogata nell’ambito del regime de minimis.

I programmi di spesa finanziabili dovranno perseguire le seguenti finalità:

  • la fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti;
  • apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva;
  • introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza;
  • soddisfare i bisogni sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti;
  • valorizzare attività di ricerca e sviluppo.

Spese ammissibili

All’interno dei programmi di spesa summenzionati, le spese finanziabili saranno ricomprese nelle seguenti categorie:

  • Adeguamento o ristrutturazione spazi fisici (entro il limite del 30% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni);
  • Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le TIC;
  • Formazione specialistica, servizi di consulenza e costi garanzie fideiussorie (entro il limite del 7% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni)

Saranno finanziabili anche gli automezzi, la cui spesa verrà però analizzata al fine di rilevarne l’effettiva inerenza rispetto al ciclo produttivo.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione concessa è rappresentata da un contributo a fondo perduto fino al 90%.

Procedura di selezione

La procedura sarà valutata a sportello sulla base dei seguenti criteri:

  • Adeguatezza e coerenza delle competenze del soggetto proponente rispetto alla complessiva gestione del progetto imprenditoriale proposto
  • Presidio del processo tecnico-produttivo
  • Mercato di riferimento, vantaggio competitivo e strategie di marketing
  • Fattibilità e sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale.

Sono stabiliti criteri di premialità per le start-up o imprese innovative e per le imprese a prevalente partecipazione femminile.

Ripresa Sicilia: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

È stato pubblicato l’Avviso “Ripresa Sicilia” che consente di beneficiare di finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto. L’incentivo è gestito da IRFIS e mira a dare nuova linfa alle imprese siciliane. Vediamone gli aspetti principali:

Requisiti di ammissibilità

I requisiti principali per poter accedere alla misura sono i seguenti:

  • essere una micro, piccola o media impresa (PMI)
  • essere iscritta come attiva nel Registro delle imprese
  • avere una sede legale e/o operativa in Sicilia
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati o documenti ad essi equiparati
  • essere in regola con il DURC e non avere debiti erariali
  • realizzare un progetto di investimento in Sicilia
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (sono quindi escluse le imprese in scioglimento/liquidazione e quelle sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata)
  • essere in regola con la normativa antimafia
  • non aver ricevuto nei 3 anni precedenti provvedimenti di revoca di finanziamenti
  • non essere impresa in difficoltà
  • non far parte del medesimo gruppo di altra impresa che partecipa all’avviso
  • soddisfare il requisito della rispondenza alle azioni ed alle finalità dell’intervento
  • garantire l’osservanza dei criteri di demarcazione con l’utilizzo degli altri fondi per quanto riguarda categoria di beneficiari e/o tipologia di intervento.

Sono però esclusi dall’agevolazione i seguenti codici ATECO:

  • sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca (tutta la sezione)
  • sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere:
    • 05 – Estrazione di carbone esclusa torba
  • sezione C – Attività manifatturiere:
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
    • 1 – Siderurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
  • sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata (tutta la sezione)
  • sezione H – Trasporto e magazzinaggio (tutta la sezione tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi)
  • sezione I – Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (tutta la sezione)
  • sezione K – Attività finanziarie ed assicurative (tutta la sezione)
  • sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche:
    • 10 – Attività delle holding impegnate nelle attività gestionali (holding operative)
    • 22 – Consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale

Criterio di selezione dei progetti di investimento

I criteri di selezione utilizzati riguarderanno:

  • la credibilità dell’impresa proponente, e delle eventuali imprese aderenti, in termini di adeguatezza e coerenza delle competenze possedute rispetto al progetto imprenditoriale
  • fattibilità tecnica del programma di spesa e capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivo, congruità delle singole spese previste e costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e strategie di penetrazione sul mercato di riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa

Agevolazioni concesse

Il programma di investimento è agevolato nella misura massima del 75% con un finanziamento a tasso zero e/o con un contributo a fondo perduto.

Il contributo a fondo perduto è pari:

  • al 40% della spesa ammissibile per le piccole imprese
  • al 30% della spesa ammissibile per le medie imprese

Il finanziamento agevolato avrà le seguenti caratteristiche:

  • durata massima di 12 anni, compreso preammortamento
  • tasso zero
  • rimborso in rate semestrali di pari importo
  • garanzie da valutarsi in fase di istruttoria.

Resta in carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile (apporto di mezzi propri nelle modalità consentite e/o finanziamento bancario ordinario).

Programmi di spesa agevolabili

Sono agevolabili programmi di spesa da realizzare in unità locali ubicate/da ubicare in Sicilia e riguardanti:

  • la realizzazione di una nuova unità produttiva
  • l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente
  • la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO)
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione, per migliorare il livello di efficienza.

Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 400 mila e non superiori a € 5 milioni per:

  • progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca;
  • progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione.

In dettaglio sono agevolabili i seguenti investimenti materiali ed immateriali:

  • spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili;
  • opere murarie e costi di ristrutturazioni (nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa che possono permettere di introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto;
  • spese per la formazione specialistica del personale (nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche;
  • acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessari alle esigenze produttive e gestionali;
  • spese per consulenze specialistiche (nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile);
  • programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business (strategie, metodologie e strumenti atti a creare un mercato/incrementare le vendite in Italia e all’estero)

Per gli interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati a realizzare o migliorare prodotti, processi produttivi o servizi, sono agevolabili e ammissibili le spese per il personale dedicato all’attività di ricerca e sviluppo (nella misura massima del 65%), i software anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo.

Modalità di presentazione della domanda

La domanda andrà presentata telematicamente dal 5 aprile 2023 e sino al 27 aprile 2023 e verrà valutata indipendente dal momento della presentazione ma, piuttosto, sulla base di criteri di selezione che si baseranno su:

  • adeguatezza dell’impresa proponente e delle eventuali imprese aderenti
  • fattibilità tecnica del programma di spesa, capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivi e congruità delle singole spese e del costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e delle strategie di penetrazione sul mercato riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa.

Ripresa Sicilia: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

Sarà a breve ai nastri di partenza il nuovo incentivo “Ripresa Sicilia”, gestito da IRFIS, e che mira a dare nuova linfa alle imprese siciliane. Vediamone gli aspetti principali:

Requisiti di ammissibilità

I requisiti principali per poter accedere alla misura sono i seguenti:

  • essere una micro, piccola o media impresa (PMI)
  • essere iscritta come attiva nel Registro delle imprese
  • avere una sede legale e/o operativa in Sicilia
  • avere almeno due bilanci approvati o documenti ad essi equiparati
  • essere in regola con il DURC e non avere debiti erariali
  • realizzare un progetto di investimento in Sicilia
  • soddisfare il requisito della rispondenza alle azioni ed alle finalità dell’intervento
  • garantire l’osservanza dei criteri di demarcazione con l’utilizzo degli altri fondi per quanto riguarda categoria di beneficiari e/o tipologia di intervento.

Sono però esclusi dall’agevolazione i seguenti codici ATECO:

  • sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca (tutta la sezione)
  • sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere:
    • 05 – Estrazione di carbone esclusa torba
  • sezione C – Attività manifatturiere:
    • 1 – Siderurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
  • sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata (tutta la sezione)
  • sezione F – Costruzioni (tutta la sezione)
  • sezione H – Trasporto e magazzinaggio (tutta la sezione tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi)
  • sezione I – Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (tutta la sezione)
  • sezione K – Attività finanziarie ed assicurative (tutta la sezione)
  • sezione L – Attività immobiliari (tutta la sezione)
  • sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche (tutta la sezione)
  • sezione N – Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese (tutta la sezione)
  • sezione O – Amministrazione pubblica e difesa – Assicurazione sociale obbligatoria (tutta la sezione)
  • sezione P – Istruzione (tutta la sezione)
  • sezione R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (tutta la sezione)
  • sezione S – Altre attività di servizi (tutta la sezione)
  • sezione T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze (tutta la sezione)
  • sezione U – Organizzazioni ed organismi extra territoriali (tutta la sezione)

Criterio di selezione dei progetti di investimento

I criteri di selezione utilizzati riguarderanno:

  • la credibilità dell’impresa proponente, e delle eventuali imprese aderenti, in termini di adeguatezza e coerenza delle competenze possedute rispetto al progetto imprenditoriale
  • fattibilità tecnica del programma di spesa e capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivo, congruità delle singole spese previste e costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e strategie di penetrazione sul mercato di riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa

Agevolazioni concesse

Il programma di investimento è agevolato nella misura massima del 75% con un finanziamento a tasso zero e/o con un contributo a fondo perduto. Il rapporto tra finanziamento, contributo e quota a carico dell’impresa (con un minimo del 25%) saranno determinati sulla base del programma proposto dall’impresa e dalle risultanze della procedura di valutazione.

Resta in carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile (apporto di mezzi propri nelle modalità consentite e/o finanziamento bancario ordinario).

Il finanziamento a tasso zero avrà una durata massima di 12 anni, compreso il preammortamento, verrà erogato per stati di avanzamento lavori e sarà rimborsato in rate semestrali di uguale importo.

Programmi di spesa agevolabili

Sono agevolabili programmi di spesa da realizzare in unità locali ubicate/da ubicare in Sicilia e riguardanti:

  • la realizzazione di una nuova unità produttiva
  • l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente
  • la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO)
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione, per migliorare il livello di efficienza.

Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 500 mila e non superiore a € 5 milioni per:

  • progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca;
  • progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione.

In dettaglio sono agevolabili i seguenti investimenti materiali ed immateriali:

  • spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili;
  • opere murarie e costi di ristrutturazioni (nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa che possono permettere di introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto;
  • spese per la formazione specialistica del personale (nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche;
  • acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessari alle esigenze produttive e gestionali;
  • interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati a realizzare o migliorare prodotti, processi produttivi o servizi;
  • consulenza in materia di innovazione, messa a disposizione di personale altamente qualificato (nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile);
  • programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business (strategie, metodologie e strumenti atti a creare un mercato/incrementare le vendite in Italia e all’estero)

Modalità di presentazione della domanda

La domanda andrà presentata telematicamente con i seguenti allegati:

  • presentazione del programma di investimento
  • lettera di interesse di eventuale finanziamento bancario
  • dichiarazione dei soci circa la disponibilità ad apportare risorse finanziarie e attestazioni bancarie circa la disponibilità dei suddetti fondi in capo ai soci e/o lettere bancarie di disponibilità alla concessione dei finanziamenti in favore dei soci per l’importo corrispondente all’apporto dei mezzi propri previsti dal piano finanziario

Attivo il contributo per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà.

Viene alla luce, dopo una lunga gestazione, il contributo previsto dal decreto “Sostegni-bis” del 25 maggio 2021 a favore dei “settori in difficoltà”, cioè quelle attività che sono state più intensamente danneggiate a seguito della pandemia da Covid-19. Nello specifico trattasi delle seguenti attività:

  • ristorazione;
  • gelaterie;
  • pasticcerie;
  • bar;
  • catering;
  • organizzazione di feste e cerimonie;
  • piscine

Le suddette attività, per beneficiare del contributo, dovranno:

  • essere regolarmente iscritte e attive nel Registro delle Imprese all’atto della presentazione dell’istanza
  • avere una sede legale o operativa in Italia
  • avere, quale attività prevalente, uno dei seguenti codici ATECO 2007:
    • 09.05
    • 11.20
    • gruppo di codici 56.10, 56.21 o 56.30.
  • aver subito una riduzione dei ricavi di almeno il 40% tra il 2021 e il 2019.

Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei limiti del regime de minimis.

L’importo spettante a ciascun richiedente sarà determinato in funzione del totale dei soggetti ammessi al beneficio, secondo le seguenti modalità:

  • il 70 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari;
  • in aggiunta, il 20 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400.000 euro;
  • in aggiunta, il 10 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1.000.000 di euro.

La trasmissione dell’istanza dovrà avvenire dal 22 novembre al 6 dicembre 2022.

Superbonus per le unifamiliari alla prova del 30%

Si avvicina la scadenza che, sulla base delle norme che regolano il c.d. “superbonus”, consente ai chi ha fatto lavori su villette unifamiliari di accedere ai benefici fiscali per tutte le spese sostenute nel corso del 2022 solo a condizione che alla data del 30 settembre prossimo siano effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

In merito a quest’ultimo requisito, vista l’approssimarsi della scadenza, la commissione di monitoraggio insediata presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha emanato un’indicazione operativa in merito agli strumenti di prova del rispetto del limite del 30%.

In primo luogo la Commissione richiama i chiarimenti già forniti dall’Agenzia secondo la quale, nel calcolo del 30%, si potrà fare riferimento a tutte le lavorazioni e non solo a quelle oggetto di agevolazione.

In relazione agli strumenti di prova utilizzabili, invece, la Commissione chiarisce che non trattasi di un SAL in senso tecnico, quindi il direttore dei lavori dovrà fare una semplice dichiarazione che non andrà comunicata né al Comune né all’ENEA.

Ciò che il direttore dei lavori dovrà fare, invece, sarà allegare alla dichiarazione una idonea documentazione probatoria. E su questo la Commissione da solo delle indicazioni citando, a titolo di esempio, il libretto delle misure, lo stato d’avanzamento dei lavori, il rilievo fotografico della consistenza dei lavori, la copia di bolle e fatture.

Infine, in merito all’elemento temporale, la Commissione suggerisce che il direttore dei lavori si muova prima possibile, procedendo a trasmettere la dichiarazione, corredata di allegati, al committente e all’impresa attraverso PEC o raccomandata.

Una scadenza importante, quindi, che richiede grande attenzione per non rischiare di perdere del tutto i benefici fiscali.

In partenza il fondo per il sostegno della gastronomia e agroalimentare

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del MIPAAF, è pronto a partire il fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Vediamo nel prosieguo chi ne potrà beneficiare e cosa finanzia.

Soggetti beneficiari

I requisiti principali per poter accedere al fondo sono i seguenti:

  • per le imprese operanti nel settore della “Ristorazione con somministrazione” (codice ATECO 56.10.11) essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;
  • per le imprese operanti nei settori delle “Gelaterie e pasticcerie” (codice ATECO 56.10.30) o della “Produzione di pasticceria fresca” (codice ATEC 10.71.20) essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

Spese ammissibili

Possono accedere al fondo le spese relative all’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali, nuovi di fabbrica.

Non sono però ammesse spese per:

  • l'acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell'autonomia funzionale;
  • terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento;
  • mezzi targati;
  • beni usati o rigenerati;
  • utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.;
  • imposte e tasse;
  • contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;
  • buoni pasto;
  • costi legali e notarili;
  • consulenze di qualsiasi genere;
  • spese non direttamente finalizzate all'attività dell'impresa.

Contributo concedibile

L’accesso al fondo comporta l’ottenimento di un contributo pari al 70% delle spese totali ammissibili, nel limite di Euro 30.000 per ogni singola impresa.

Presentazione delle domande e concessione dei contributi

Entro la fine del mese di settembre dovrà essere emanato il provvedimento che dettaglierà le modalità di presentazione delle domande per l’accesso al fondo.

Posto, però, che la concessione dei fondi avverrà in ordine cronologico sulla base della presentazione delle domande, è opportuno muoversi già adesso per verificare la possibilità di accedere alla misura, dotandosi altresì quantomeno dei preventivi di spesa relativi agli investimenti che si intendono effettuare.

Nuova Sabatini: aliquote maggiorate per investimenti “green” e nel Mezzogiorno

L’agevolazione c.d. “Nuova Sabatini” prevede un contributo parziale a copertura degli interessi relativi al finanziamento stipulato per l’acquisto, anche mediante contratto di leasing, di beni strumentali nuovi. L’accesso è consentito per tutti i settori produttivi con eccezione delle attività finanziarie o assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

La misura finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi che rientrino nelle categorie:

  • impianti e macchinari (classificazione di bilancio B.II.2)
  • attrezzature industriali e commerciali (classificazione di bilancio B.II.3)
  • altri beni (classificazione di bilancio B.II.4)
  • software e tecnologie digitali

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 aprile 2022, la normativa ormai collaudata viene integrata prevedendo nuovi incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno e per gli investimenti “green”. Vediamo in cosa consistono.

Sabatini Sud

La Nuova Sabatini Sud è rivolta ad agevolare gli investimenti delle micro e piccole imprese (con esclusione quindi delle medie) aventi sede legale o un’unità locale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

All’interno della misura, possono essere finanziati programmi di investimento 4.0 nel limite complessivo di 60 milioni di euro, con un tasso di interesse annuo, calcolato su un finanziamento di cinque anni, pari al 5,5%.

Le domande potranno essere presentate attraverso una piattaforma che verrà messa a disposizione dal MISE ma che non è ancora attiva.

Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green mira a sostenere gli investimenti delle PMI in beni strumentali a basso impatto ambientale, attraverso un finanziamento della durata massima di 5 anni a copertura del 100% dell’investimento, per una somma non inferiore a 20.000 euro e non superiore ai 4 milioni.

Sono ammissibili anche le spese di leasing relative a macchinari e attrezzature necessari a realizzare i programmi di investimento, a patto che l’impresa lo specifichi al momento di stipula del contratto finanziario.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere investimenti che, considerati singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano autonomia funzionale.

Non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ ambito del ciclo produttivo dell’impresa.

Non sono, in ogni caso, ammissibili i programmi concernenti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni, con un tasso di interesse che varia con la natura dell’intervento:

  • per gli investimenti in beni strumentali è pari al 2,75%
  • per gli investimenti 4.0 e da ora anche quelli green è pari al 3,575%.

Anche per questa agevolazione le modalità di presentazione delle domande di accesso verranno successivamente comunicate dal MISE.

La concessione del finanziamento, sia per la Nuova Sabatini Green che per la Nuova Sabatini Sud, può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nei limiti e alle condizioni di operatività del Fondo stesso.

Camera di Commercio Messina - Bando voucher digitali i4.0

La Camera di Commercio di Messina (ma analoghi bandi sono stati emanati anche dalle altre Camere di Commercio) ha pubblicato il Bando voucher digitali per l’anno 2022 con lo scopo di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle PMI e, in particolare:

  • sviluppare la capacità di collaborazione tra PMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented;
  • promuovere l’utilizzo, da parte delle PMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;
  • favorire interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili al voucher le PMI che presentano i seguenti requisiti:

  • abbiano sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Messina;
  • siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • siano in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non siano in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • abbiano legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
  • abbiano assolto gli obblighi contributivi e siano in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
  • non abbiano forniture di servizi in corso di erogazione con la Camera di commercio di Messina ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 1354.

Chi ha già beneficiato del voucher per l’anno 2021 non potrà presentare domanda di agevolazione anche per il 2022.

Spese ammissibili

Il bando finanzia le seguenti tipologie di spese:

  • servizi di consulenza e/o formazione, relativi a una o più tecnologie del piano impresa 4.0. Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi ammissibili.
  • acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’introduzione delle suddette tecnologie, nel limite massimo del 70% dei costi ammissibili.

Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:

  • trasporto, vitto e alloggio;
  • servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria;
  • servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
  • servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.

Beneficio concesso

L’importo dei voucher erogati non potrà superare i 5.000 euro e sarà pari al 70% delle spese ammissibili, con un investimento minimo di 2.000 euro.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande andranno presentate attraverso lo sportello on line “Contributi all’imprese” all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 8:00 del 20/06/2022 alle ore 21:00 del 24/06/2022.

Investimenti innovativi 4.0

Investimenti sostenibili 4.0, dal 18 maggio 2022 al via le domande

Il finanziamento “Investimenti sostenibili 4.0” è una misura volta al sostegno, sull’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti innovativi e sostenibili proposti dalle Pmi, volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

I progetti che possono accedere alla misura dovranno essere volti al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea e, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.

Per accedere al beneficio, l’attività economica dovrà rientrare in una delle seguenti categorie ATECO:

  • tutte le attività manifatturiere di cui alla sezione C della classificazione ATECO 2007 con esclusione di alcune attività (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture);
  • 00.0 – Raccolta e depurazione delle acque di scarico (Limitatamente al trattamento delle acque reflue di origine industriale tramite processi fisici, chimici e biologici come diluizione, screening, filtraggio, sedimentazione, ecc.)
  • 1 – Raccolta dei rifiuti (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale)
  • 3 – Recupero dei materiali (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale)
  • 52 – Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto
  • 53 – Servizi postali e attività di corriere
  • 29 – Mense e catering continuativo su base contrattuale
  • 12 – Pubblicazione di elenchi e mailing list
  • 2 – Edizione di software
  • 61 – Telecomunicazioni
  • 62 – Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
  • 1 – Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web
  • 69 – Attività legali e contabilità
  • 70 – Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
  • 71 – Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 – Ricerca scientifica e sviluppo
  • 73 – Pubblicità e ricerche di mercato
  • 74 – Altre attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 20 – Attività dei call center
  • 92 – Attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi
  • 1 – Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
  • 01.01 – Attività delle lavanderie industriali.

Progetti di investimento

I progetti di investimento dovranno:

  • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili, da sostenere successivamente alla presentazione della domanda, devono essere relative all’acquisto in proprietà delle seguenti immobilizzazioni materiali e immateriali nuove:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nel limite del 40% dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo di macchinari, impianti e attrezzature
  • acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica
  • spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, per i soli progetti volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, a condizione che la diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio e nel limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione consiste in un contributo i conto impianti pari a:

  • 60% per micro e piccole imprese e 50% per medie imprese nelle regioni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
  • 50% per micro e piccole imprese e 40% per medie imprese nelle regioni di Basilicata, Molise e Sardegna
  • 35% per micro e piccole imprese e 25% per medie imprese nelle restanti regioni

Presentazione della domanda

La domanda andrà presentata attraverso il sito internet di Invitalia a partire dal 18 maggio 2022 e verranno valutate con procedura valutativa a sportello.

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