CRIAS: Bando “Più artigianato”

È attivo da marzo 2024 il contributo CRIAS denominato “Più artigianato” con una dotazione finanziaria di 37.959.442,84.

La richiesta di finanziamento può essere presentata da imprese artigiane attive, con sede operativa in Sicilia, che abbiano stipulato contratti di finanziamento con le Banche o contratti di leasing finanziario con società di leasing o finanziamenti concessi da intermediari finanziari iscritti nell’albo ex art. 106 TUB o finanziamenti concessi dagli Operatori del Microcredito iscritti nel registro della Banca d’Italia.

Gli aiuti concessi si sostanziano in:

  • contributi conto interessi
  • contributi in conto canoni sulle operazioni di locazione finanziaria
  • contributi in contro capitale

Gli aiuti vengono concessi su finanziamenti destinati a coprire beni inseriti nel ciclo produttivo dell’attività artigianale, i cui contratti di finanziamento/leasing finanziario abbiano un importo non inferiore a € 5.000,00.

Le spese ammissibili devono riguardare una di queste tipologie:

  • acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (investimento agevolabile nella misura del 10% della spesa ammissibile, per l’operazione considerata);
  • acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;
  • acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
  • acquisto di autoveicoli destinati esclusivamente all’attività artigianale dell’impresa;
  • acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo;
  • acquisto di scorte di materie prime e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200.000,00 euro.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute non oltre dodici mesi precedenti alla data della presentazione della domanda.

Per le spese ammissibili, la CRIAS interviene nell’ambito del contratto di finanziamento/leasing finanziario con i seguenti contributi:

Contributo conto interessi

Per la quota di finanziamento ammessa al contributo in conto interessi, il contributo è determinato della misura percentuale pari al 60% del tasso di riferimento – indicato e aggiornato da apposito decreto del MIMIT – con incremento all’80% nel caso in cui il finanziamento sia garantito da Confidi.

Il contributo viene erogato per una durata massima, comprensiva di preammortamento:

  • di 12 anni (15 in caso di imprese di nuova costituzione) per i finanziamenti aventi destinazioni di acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento di locali;
  • di 6 anni (8 in caso di imprese di nuova costituzione) per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti;
  • di 5 anni (7 in caso di imprese di nuova costituzione) per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti.

Contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing

Il contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing finanziario è determinato sul valore del bene – al netto d’imposte, tasse, oneri accessori e spese – decurtato dell’eventuale anticipo versato e del prezzo convenuto per il trasferimento della proprietà al termine del contratto di leasing finanziario, mediante l’abbattimento di quota di interessi, nella misura percentuale del 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di leasing finanziario; la misura percentuale è pari all’80% del tasso di riferimento se l’operazione è garantita dai Confidi.

Il contributo viene erogato per una durata massima:

  • di 10 anni, se riguarda beni immobili;
  • di 5 anni, se riguarda beni mobili.

Contributo in contro capitale

La spesa sostenuta per la realizzazione dell’investimento, al netto d’imposte, e finanziata da una banca

e/o intermediario finanziario per almeno l’80% del relativo costo ammissibile, beneficia di un contributo in conto capitale nella misura del 20% del costo documentato; nel caso in cui sia stata finanziata una percentuale inferiore all’80%, il 20% sarà calcolato sulla quota dell’investimento coperta dal finanziamento concesso a condizioni di mercato.

Tutte le domande andranno presentate per il tramite di banche, associazioni artigiane di categoria e/o Confidi, a partire dal 13 marzo 2024 e fino ad esaurimento risorse.

Specializzazione intelligente: contributi per le imprese del Sud

È ormai finalmente operativo il bando destinato alle imprese del Sud Italia e che sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI). Vediamone le caratteristiche principali.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al contributo:

  • tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, purché abbiano almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni ed esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane e di servizi all’industria;
  • le imprese agricole che operino come soggetti co-proponenti;
  • i Centri di ricerca.

I progetti possono essere presentati sia singolarmente che in forma congiunta. In quest’ultimo caso possono essere presenti un numero massimo di 5 imprese e l’importo progettuale a carico di ciascuna impresa deve essere di valore non inferiore a 3.000.000 euro.

I progetti, come detto, dovranno essere realizzati nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e dovranno prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 3.000.000 e non superiori a euro 20.000.000.

Progetti e spese ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

Le spese ammesse sono le seguenti:

  • il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili unicamente le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto;
  • i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali relative al progetto;
  • i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Agevolazioni concedibili

I soggetti proponenti possono beneficiare di due diverse forme di agevolazione:

  • finanziamento agevolato, per una percentuale del 50% delle spese ammissibili, concesso con tasso pari al 20% del tasso di riferimento e con durata da 4 a 15 anni;
  • contributo alla spesa per una percentuale delle spese ammissibili pari a:
    • 30% per le piccole imprese;
    • 25% per le medie imprese;
    • 15% per le grandi imprese;
    • 10% di maggiorazione (in questo caso il finanziamento scende dal 50% al 40%) spettante in caso di progetto:
      • realizzato interamente nelle Regioni meno sviluppate;
      • realizzato nell’ambito di un progetto congiunto:
        • realizzato congiuntamente tra più imprese proponenti che siano tra loro indipendenti;
        • in cui ciascuna impresa non sostenga, da sola, più del 70% dei costi complessivi ammissibili e in cui sia presente almeno una PMI tra le imprese proponenti;
      • che preveda un’ampia diffusione dei risultati attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito;
      • che preveda l’impegno dell’impresa beneficiaria a rendere disponibili alle parti interessate nello Spazio economico europeo, con frequenza costante, i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo finanziata che siano protetti da diritti di proprietà intellettuale, attraverso licenze per l’utilizzo degli stessi, a prezzo di mercato e condizioni non esclusive e non discriminatorie

Termini di presentazione

Le domande potranno essere presentate a partire dal 10 settembre 2024.

Interventi per le start up nel settore delle uve da vitigni antichi

Irfis Finsicilia è gestore dell’intervento denominato “Interventi a favore delle start up produttive nel settore delle uve da vitigni antichi – ‘reliquia’” con una dotazione complessiva di 1 milione di euro. Scopo della misura è quella di rafforzare l’accesso alle agevolazioni al credito delle imprese agricole operanti in Sicilia che siano in fase di start up produttiva di uve da vitigni antichi, detti “reliquia”, sostenerne l’avviamento, l’implementazione della rete commerciale e l’approvvigionamento delle materie prime occorrenti per detta produzione, nonché di favorirne lo sviluppo e la crescita. Vediamo in cosa consiste la misura.

Imprese beneficiarie

Imprese agricole operanti in Sicilia che siano in fase di start up produttiva di uve da vitigni antichi, detti reliquia, con avvio dell’attività in data non antecedente a 12 mesi dall’emanazione del decreto assessoriale n. 41 del 23 aprile 2024.

Importo finanziato

Vengono finanziati interventi dell’importo complessivo di 250.000 euro, ivi compreso un eventuale contributo a fondo perduto pari al 20% di tale importo.

Durata e condizioni del finanziamento

Il finanziamento può avere una durata massima di 5 anni, con rate trimestrali o semestrali, con un tasso non superiore al “tasso BCE” maggiorato di uno spread dello 0,25%.

L’operazione sconterà una commissione dell’1,25% dell’importo erogato a carico dell’impresa beneficiaria. Al momento della presentazione della domanda andrà altresì versata una quota non rimborsabile pari allo 0,2% dell’importo del finanziamento.

Merito creditizio

Le agevolazioni possono anche essere concesse senza valutazione del merito creditizio ma, in tal caso, l’istanza dovrà essere corredata da attestazione da parte di un professionista abilitato che l’impresa si trova in transitoria difficoltà, ma che presenta concrete prospettive per il risanamento e superamento della stessa.

Garanzie

A garanzia del finanziamento potranno essere prodotte garanzie reali e/o extraziendali, garanzie consortili, fideiussioni e garanzie rilasciate da enti pubblici.

Procedura di valutazione

L’istruttoria delle domande avverrà “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Colonnine di ricarica: incentivi per le imprese entro il 20/6

Il D.L. 104/2020 (c.d. Decreto Agosto) aveva introdotto un fondo con lo scopo di erogare contributi per l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, effettuata da persone fisiche nell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni e da soggetti Ires.

Con comunicato del 15/03/2024, stante la disponibilità di fondi non utilizzati, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha riaperto i termini per presentare le domande sino al 20/06/2024.

Il contributo è pari al 40% delle spese ammissibili, nel limite delle risorse disponibili che sono così ripartire:

  • 80% per le imprese per l’acquisto/installazione di colonnine per un valore complessivo inferiore a 375.000 euro;
  • 10% per le imprese per l’acquisto/installazione di colonnine per un valore complessivo maggiore o uguale a 375.000 euro;
  • 10% per i lavoratori autonomi.

Le spese ammissibili, che devono essere state sostenute e documentate dopo il 4/11/2021, sono le seguenti:

  • spese per l’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica comprese le opere edili;
  • costi per la connessione alla rete elettrica (nel limite del 10% del totale);
  • costi per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite del 10% del totale).

Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro Nord: nuove misure per l’autoimprenditorialità

Il Decreto Coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, introduce due nuove misure volte a favorire l’autoimprenditorialità al Centro Nord e nei territori del Sud o che hanno subito gli effetti del sisma del 2009 e del 2016.

Seppure l’attuazione delle misure sia demandata a due decreti attuativi del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è importante capire il funzionamento di queste due nuove misure.

Soggetti beneficiari

Entrambe le misure sono rivolte a:

  • giovani di età inferiore ai 35 anni;
  • disoccupati da almeno 12 mesi;
  • persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  • disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari del programma GOL.

Se le iniziative finanziate coinvolgono disoccupati iscritti al programma GOL beneficiari di ammortizzatori sociali, inclusa la Naspi di cui al D.Lgs. n. 22/2015, ovvero beneficiari del Supporto formazione lavoro, tali soggetti possono cumulare i trattamenti in godimento ed ottenerne l’erogazione in unica soluzione al fine di utilizzarli come capitale d’avvio da conferire nelle iniziative finanziate.

Attività finanziate

Le misure finanziano l’avvio di attività imprenditoriali o libero-professionali, sia in forma individuale che in forma collettiva. In quest’ultimo caso è consentita la partecipazione di soggetti privi di requisiti, purché il controllo e l’amministrazione sia affidato a soggetti con i requisiti.

Contributo concesso

Le agevolazioni possono essere alternativamente concesse sotto forma di:

  • voucher, per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività;
  • contributo a fondo perduto.

Per la misura Resto al Sud 2.0:

  • il voucher ha un importo massimo di 40.000 euro, elevabile a 50.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’importo dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 75% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 70% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Per la misura Autoimpiego Centro Nord:

  • il voucher ha un importo massimo di 30.000 euro, elevabile a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’importo dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 65% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 60% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Adesso non resta che attendere i decreti attuativi per le disposizioni dettaglio, preparandosi per tempo attraverso l’acquisizione dei preventivi di spesa e la predisposizione di un adeguato business plan della nuova iniziativa imprenditoriale.

Fondo per le eccellenze dell’agroalimentare italiano

Dopo 3 anni dalla sua istituzione, è finalmente possibile richiedere contributi a valere sul fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano che prevede, tra l’altro, un contributo a fondo perduto per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Vediamone i dettagli:

Soggetti beneficiari

Possono accedere al beneficio:

  • le imprese operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione), 56.10.30 (Gelaterie e pasticcerie) o 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca), che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:
    • essere attive da almeno 10 anni
    • per le attività di Ristorazione con somministrazione, che abbiano acquistato, nei 12 mesi precedenti il 30 agosto 2022, almeno il 25% di prodotto DOP, IGP, SQNPI, SQNZ o biologici sul totale di tutti i prodotti alimentari acquistati
    • per le attività di Gelateria e pasticceria e Produzione di pasticceria fresca, che abbiano acquistato, nei 12 mesi precedenti il 30 agosto 2022, almeno il 5% di prodotto DOP, IGP, SQNPI, SQNZ o biologici sul totale di tutti i prodotti alimentari acquistati

Interventi e spese ammissibili

Attraverso l’accesso al fondo è possibile acquistare macchine professionali e beni strumentali all’attività dell’impresa che abbiamo le seguenti caratteristiche:

  • essere nuovi di fabbrica, organici e funzionali
  • acquistati a normali condizioni di mercato da terzi che non abbiano relazioni con l’impresa beneficiaria
  • mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni

Le spese dovranno essere effettuate entro 8 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

Agevolazioni concedibili

Ciascuna impresa può ottenere un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese totali ammissibili, con un massimo di 30.000 euro.

Procedura di accesso

La domanda può essere presentata attraverso il portale Invitalia dall’1 marzo 2024 al 30 aprile 2024.

Decreto agrivoltaico: via libera dal Ministero dell’Ambiente

È stato finalmente pubblicato l’atteso decreto che regolamenta un nuovo incentivo per l’installazione di impianti fotovoltaici avanzati nel settore agricolo.

In particolare, il decreto incentiva i c.d. impianti agrivoltaici di natura sperimentale, cioè quelli che adottano congiuntamente:

  • soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
  • sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al beneficio:

  • imprenditori agricoli in forma individuale o societaria anche cooperativa;
  • società agricole;
  • consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli;
  • associazioni temporanee di imprese agricole;
  • associazioni temporanee di imprese, che includono almeno uno dei soggetti precedenti.

I soggetti beneficiari dovranno garantire la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto.

Interventi e spese ammissibili

L’allegato 1 del decreto fissa i limiti di costo massimo ammissibili per ogni impianto. In particolare:

  • per gli impianti con potenza fino a 300kW, il costo massimo ammissibile è di € 1.700 per kW
  • per gli impianti con potenza superiore a 300kW, il costo massimo ammissibile è di € 1.500 per kW

Nei limiti dei superiori costi massimi, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
  2. fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  3. attrezzature per il sistema di monitoraggio ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
  4. connessione alla rete elettrica nazionale;
  5. opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  6. acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  7. studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
  8. progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
  9. direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
  10. collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.

Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

Agevolazioni concedibili

Il bando prevede la concessione di due distinti incentivi:

  • un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
  • una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

Procedura di accesso

Il GSE avvierà periodicamente procedure pubbliche mettendo a disposizione contingenti di potenza eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure

Regione Siciliana: fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interessi su mutui

Con apposito bando gestito da Irfis Finsicilia, la Regione siciliana concede contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su mutui a tasso variabile concessi per l’acquisto di prima casa.

Soggetti beneficiari

Per beneficiare del contributo, i soggetti destinatari devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità

  • essere cittadino italiano;
  • essere residente in Sicilia;
  • essere intestatario o cointestatario di un mutuo a tasso variabile per l’acquisto di un immobile ubicato in Sicilia e adibito alla propria prima abitazione;
  • essere in possesso di ISEE 2023 inferiore a 30.000 euro;
  • non essere stato sottoposto, con provvedimento definitivo, a misure di prevenzione previste dal libro I, titolo I, capo II, del d.lgs. 159/2011 e non essere stato condannato con sentenza definitiva per uno dei reati di cui agli artt. 416 bis e 640 bis del codice penale.

Agevolazione concedibile

Il contributo spettante è pari al 50% della quota interessi relativi alle rate di mutuo scadute nel biennio 2022-2023 e regolarmente pagate e certificate dalla banca.

L’imposto dell’agevolazione non può comunque essere superiore a 1.500 euro per ciascuna annualità.

In caso di cointestatari del mutuo, l’agevolazione potrà essere richiesta da ogni singolo cointestatario in possesso dei requisiti previsti e in relazione alla propria quota di mutuo di pertinenza.

Il contributo viene concesso secondo il seguente ordine:

  • per valore crescente del parametro ISEE 2023;
  • in caso di parità del valore ISEE 2023, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10:00 del 7/2/2024 alle ore 17:00 del 29/2/2024 tramite lo sportello raggiungibile all’indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it.

Fare Impresa in Sicilia: ecco il bando per imprese costituite da meno di 3 anni

Dopo una lunga attesa è stato finalmente pubblicato il bando Fare Impresa in Sicilia, un bando pensato più per le nuove imprese e le imprese costituite da meno di 3 anni.

Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche del bando.

Beneficiari

Potranno accedere al bando:

  • I giovani di età compresa tra 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda e/o le donne di qualsiasi età che risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni (centoventi se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione e che entro tale termine si costituiscano in forma di impresa (individuale o societaria);
  • le MPI (micro e piccole imprese) che abbiano almeno una unità produttiva o una stabile organizzazione con sede legale ed operativa in Sicilia, o che si impegnino a costituirla entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione e che abbiano altresì i seguenti requisiti:
    • essere iscritte presso il Registro delle imprese e risultare attive da non più di 36 mesi
    • se costituite in forma di società, anche cooperativa, avere una compagine sociale composta, in maggioranza, da persone fisiche aventi i requisiti di cui al punto precedente che detengano almeno il 51% del capitale sociale.

Settori esclusi

Sono escluse le attività ricomprese nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:

  • A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – Intero settore
  • C – Attività manifatturiere – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 12 – Industria del tabacco
    • 19 – Fabbricazione di Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
    • 24 – Metallurgia
  • O – Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria
  • P – Istruzione
  • T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Interventi finanziabili

Ogni programma di spesa avrà un costo ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 300.000 euro e una durata di attuazione non superiore a 24 mesi. Il contributo massimo spettante non potrà superare i 200.000 euro, in quanto l’agevolazione viene erogata nell’ambito del regime de minimis.

I programmi di spesa finanziabili dovranno perseguire le seguenti finalità:

  • la fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti;
  • apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva;
  • introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza;
  • soddisfare i bisogni culturali, sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti;
  • valorizzare attività di ricerca e sviluppo.

Spese ammissibili

All’interno dei programmi di spesa summenzionati, le spese finanziabili saranno ricomprese nelle seguenti categorie:

  • Opere edili aventi ad oggetto interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’esercizio dell’attività economica promossa (entro il limite massimo del 30% del totale dei costi ammissibili – 40% per le imprese con ATECO 55 “Alberghi ed altre strutture simili”, 56.01 “Ristoranti in sede fissa” e 56.03 “Bar”);
  • Macchinari, impianti tecnologici, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le TIC (entro il limite massimo del 15% del totale dei costi ammissibili);
  • Formazione specialistica rivolta al personale di cui è previsto l’impiego in attuazione del progetto imprenditoriale (entro il limite del 7% del totale dei costi ammissibili)

Saranno finanziabili anche gli automezzi, la cui spesa verrà però analizzata al fine di rilevarne l’effettiva inerenza rispetto al ciclo produttivo.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione concessa è rappresentata da un contributo a fondo perduto pari al 90% dei costi ammissibili.

Presentazione delle domande

Le domande potranno essere presentate dal 20/02/2024 e fino al 27/02/2024.

La posizione di ciascuna istanza, nella graduatoria di selezione, sarà determinata sulla base del rapporto tra la parte di costi finanziata direttamente dal proponente (cofinanziamento privato) e il costo totale lordo del programma di investimento. A parità di rapporto, si andrà in ordine cronologico di presentazione.

Procedura di selezione

La procedura sarà valutata a sportello sulla base dei seguenti criteri:

  1. adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dal soggetto proponente o dai relativi soci rispetto alla specifica attività prevista dal progetto imprenditoriale;
  2. capacità di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo;
  3. potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa e relative strategie di marketing;
  4. fattibilità e sostenibilità tecnica e qualità economico-finanziaria dell’iniziativa in termini di economicità della proposta, adeguatezza e sostenibilità del business plan e prospettive di crescita dell’impresa;
  5. Contributo allo sviluppo sostenibile (nuove attività di impresa delle filiere della green e della blue economy);
  6. Contributo alla transizione digitale.

Sicilia: contributi a fondo perduto per il fotovoltaico nelle abitazioni

La Regione Siciliana erogherà contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo nelle abitazioni. L’intervento, che sarà oggetto di un successivo decreto che darà avvio alla misura, è già definito sia per quanto riguarda i beneficiari che per i criteri di ammissibilità e l’entità dello stesso. Vediamoli assieme in dettaglio.

Soggetti beneficiari

Potranno ottenere il contributo esclusivamente:

  • le persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali e personali di godimento formalmente riconosciuti in un atto registrato
  • in relazione ad un’unità immobiliare ad uso residenziale, sita nel territorio della Regione Siciliana.

Ciascun beneficiario potrà presentare domanda per una sola unità immobiliare e per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per la medesima tipologia di intervento.

Criteri di ammissibilità

Affinché l’intervento sia ammissibile è necessario:

  • il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, tra cui le norme sulla sicurezza e sull’ambiente;
  • il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di aiuti di Stato;
  • la coerenza con la normativa europea sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili;
  • la coerenza con la programmazione e la pianificazione regionale in campo energetico e ambientale.

Sono ammessi a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici nonché di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta dagli stessi impianti fotovoltaici. In particolare sono ammesse:

  • le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti
  • i lavori correlati
  • i sistemi per la gestione energetica e il monitoraggio dell’impianto
  • le spese tecniche
  • le spese di istruttoria e di gestione della pratica
  • gli oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento
  • l’IVA relativa alle suddette spese

Non sono invece ammissibili:

  • le spese per gli interventi edilizi relativi all’installazione dell’impianto;
  • le spese accessorie relative agli adempimenti richiesti dal GSE e/o dal distributore di energia elettrica
  • le spese di consulenza da parte di professionisti, spese realizzati e pagati in data antecedente alla data della domanda

Entità del contributo

L’incentivo, concesso fino ad esaurimento delle somme stanziate, è pari al 50% delle spese sostenute con un limite massimo di contributo pari ad euro 5.000.

L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni non ecceda il limite della spesa complessivamente sostenuta per l’intervento oggetto di incentivo ad eccezione delle detrazioni fiscali in base al cosiddetto “Superbonus 110%”

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