Fondo “Più Artigianato”: da Crias un nuovo strumento per i nuovi investimenti

In data 30 giugno 2023 è stato pubblicato l’avviso “Più Artigianato” che intende venir incontro al fabbisogno delle imprese artigiane per investimenti sostenuti da finanziamenti bancari o leasing finanziario, intervenendo abbattendo sia i costi del finanziamento che dando un contributo aggiuntivo sull’investimento.

Soggetti beneficiari

Potranno presentare la richiesta di contributo le imprese artigiane

  • attive ed iscritte all’albo delle imprese artigiane tenuto dalla CCIAA
  • con sede operativa in Sicilia
  • che abbiano stipulato un contratto di finanziamento o di leasing finanziario.

Tipologia di aiuto

Gli aiuti concessi dall’avviso hanno tre forme:

  • contributo in conto interessi
  • contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing
  • contributi in conto capitale

Il contributo in conto interessi è pari al 60% del tasso di riferimento vigente alla data della stipula del contratto di finanziamento, che sale all’80% in caso di contemporanea garanzia di un Confidi. Il contributo è riconosciuto per una durata massima:

  • di dodici anni per i finanziamenti aventi destinazioni di acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento di locali. La durata cresce a quindici anni per le imprese di nuova costituzione;
  • di sei anni per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. La durata cresce a otto anni per le imprese di nuova costituzione;
  • di cinque anni per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. La durata cresce a sette anni per le imprese di nuova costituzione;

Il contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing è determinato sul valore del bene – al netto d’imposte, tasse, oneri accessori e spese – decurtato dell’eventuale anticipo versato e del prezzo convenuto per il trasferimento della proprietà al termine del contratto di leasing finanziario, mediante l’abbattimento di quota di interessi, nella misura percentuale del 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di leasing finanziario, la misura percentuale è pari all’80% del tasso di riferimento se l’operazione è garantita dai Confidi. Anche in questo caso il contributo è riconosciuto per una durata massima:

  • di dieci anni, se il leasing riguarda beni immobili
  • di cinque anni, se il leasing riguarda beni mobili.

Infine il contributo in conto capitale è pari:

  • al 20% del costo dell’investimento, nel caso in cui il finanziamento abbia coperto almeno l’80% dell’intero investimento
  • il 20% del finanziamento, nel caso in cui la copertura sia inferiore all’80%.

Investimenti e spese ammissibili

Le spese ammissibili a contributo sono le seguenti:

  1. acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (per un massimo del 15% della spesa ammissibile calcolato al netto delle spese di acquisto del terreno)
  2. acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;
  3. acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
  4. acquisto di autoveicoli destinati esclusivamente all’attività artigianale dell’impresa;
  5. acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo;
  6. acquisto di scorte di materie prime e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200.000,00 euro.

I beni di cui alle lettere c), d) ed e) devono:

  • essere utilizzati esclusivamente nel laboratorio oggetto dell’investimento;
  • essere considerati ammortizzabili e iscritti nel libro cespiti;
  • non essere acquistati con patto di riservato dominio;
  • essere nuovi;
  • rimanere nella disponibilità dell’impresa per la durata di 3 anni dalla data di chiusura dell’investimento.

Non sono invece ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • forniture con “contratto chiavi in mano”;
  • commesse interne di lavorazione;
  • i costi relativi alla locazione di attivi materiali ed immateriali;
  • i lavori in economia;
  • l'imposta sul valore aggiunto e tutte le imposte;
  • eventuali altri oneri ed interessi passivi;
  • le commissioni per operazioni finanziarie;
  • le perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari;
  • le ammende e le penali;
  • le spese di rappresentanza;
  • le spese notarili;
  • gli acquisti o prestazioni affidate a persone fisiche che abbiano rapporti di cointeressenza con l’impresa finanziata, quali ad esempio soci, rappresentante legale, amministratore unico, membri del consiglio di amministrazione;
  • le spese effettuate e/o fatturate tra imprese con rapporti di controllo rispetto ai soggetti beneficiari, come definito ai sensi dell'articolo 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
  • le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela).

Sono considerate ammissibili le spese sostenute non oltre i dodici mesi precedenti alla data della presentazione della domanda.

I finanziamenti relativi agli investimenti non devono essere stati erogati dalla Banca oltre il termine di sei mesi antecedenti alla presentazione della domanda e lo stesso termine di applica alla stipula del contratto di leasing finanziario.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata solo attraverso:

  • Banche
  • Associazioni artigiane di categoria
  • Confidi

presenti in un elenco di imminente pubblicazione.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 31 luglio 2023 fino ad esaurimento delle risorse.

Bando Parco Agrisolare: nuova opportunità per il fotovoltaico in agricoltura

Il Ministero delle Politiche Agricole ha stanziato un miliardo di euro per la nuova versione del Bando Parco Agrisolare, che si pone all’interno del PNRR al fine di attuare la rivoluzione verde e la transizione ecologica.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del bando:

  • gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria
  • le imprese agroindustriali
  • le cooperative agricole e loro consorzi
  • i soggetti summenzionati costituiti in forma aggregata (es. associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei di impresa, comunità energetiche rinnovabili)

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume d’affari annuo inferiore ad Euro 7.000.

Entità del contributo

L’entità del contributo a fondo perduto è variabile a seconda della tipologia di attività esercitata e, precisamente:

  • pari all’80% per le aziende agricole attive nella produzione primaria, con vincolo di autoconsumo anche condiviso
  • pari all’80% per le imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, senza vincolo di autoconsumo
  • pari al 30% per le summenzionate imprese, senza vincolo di autoconsumo

Investimenti ammissibili

Il bando riguarda l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, da realizzarsi sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale e, in particolare:

  • acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto
  • sistemi di accumulo
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi
  • costi di connessione alla rete

Il limite massimo di spesa è di 1.500 Euro per kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, che vengono incrementati di ulteriori 1.000 Euro per kWh ove siano installati sistemi di accumulo.

In ogni caso la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo non può eccedere 100.000 Euro. Qualora vengano installati anche dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta un’ulteriore spesa massima di 30.000 Euro.

sono altresì ammissibili le seguenti spese funzionali all’installazione:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto

Per questi interventi la spesa massima ammissibile è di Euro 700/kWp.

Non sono invece ammissibili i seguenti costi:

  • servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza legale o alla pubblicità;
  • acquisto di beni usati;
  • acquisto di beni in leasing;
  • acquisto di beni e prestazioni non direttamente identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;
  • acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti;
  • lavori in economia;
  • pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
  • prestazioni gestionali;
  • acquisto e modifica di mezzi di trasporto;
  • spese effettuate o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento, come definito dall’articolo 2359 del Codice civile o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza; tali spese potranno essere ammissibili solo se l’impresa destinataria documenti, al momento della presentazione della domanda di partecipazione al presente bando, che tale società è l’unico fornitore di tale impianto o strumentazione;
  • pagamenti effettuati cumulativamente, in contanti e in compensazione.

Termini per la presentazione della domanda

I termini verranno stabiliti con successivo avviso ma consigliamo agli interessati di iniziare a predisporre il relativo progetto in quanto, tra gli allegati previsti, è inclusa una relazione tecnica asseverata da parte di un professionista abilitato che dovrà contenere:

  • descrizione del sito e dei lavori oggetto dell’istanza di contributo;
  • stima preliminare dei costi e dei lavori, distinti per tipologie di intervento;
  • cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, dal momento della concessione del contributo sino alla conclusione dei lavori nel rispetto delle tempistiche previste dal PNRR;
  • descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzatiper ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, nel rispetto del principio “non arrecare un danno significativo”;
  • visura del catasto fabbricati;
  • documentazione atta all’identificazione del fabbricato;
  • dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi e eventuali coperture in amianto alla data di presentazione della domanda;
  • ogni altra richiesta disciplinata dall’avviso.

Bando ISI Inail 2022: Contributi per interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

È stato pubblicato anche quest’anno il bando ISI Inail che consente di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché di incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Vediamo nel dettaglio i principali elementi qualificanti del bando.

Imprese beneficiarie

Il bando è rivolto:

  • a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento
  • agli enti del terzo settore limitatamente all’asse di finanziamento 2

Tipologia di progetti finanziabili

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Entità del contributo

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto di diversa intensità a seconda della tipologia di progetto. Il contributo, calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’Iva, è così determinato:

  • Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
    • Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro né superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (Asse di finanziamento 1.2);
    • Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro né superiore a 50.000,00 euro.
  • Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
    • 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
    • 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

Per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro né superiore a 60.000,00 euro.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso un apposito portale Inail.

Il portale aprirà il 2 maggio 2023 e sarà consentito presentare le domande fino alle ore 18:00 del 16 giugno 2023.

Fare impresa in Sicilia: ai nastri di partenza un bando per la creazione di nuove imprese

Dopo il lancio del bando Ripresa Sicilia, più focalizzato su grandi investimenti e su imprese già consolidate, sta per essere pubblicato un altro bando pensato più per le nuove imprese e le imprese costituite da meno di 3 anni.

Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche del bando “Fare impresa in Sicilia”

Beneficiari

Potranno accedere al bando:

  • imprese (PMI) non ancora costituite, formate da formate da donne (senza alcun limite di età) o uomini di età compresa tra i 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda che alla stessa data risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni (centoventi se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione
  • imprese (PMI) già costituite da meno di 36 mesi, con una compagine sociale composta da almeno il 51% del capitale posseduto da persone fisiche aventi le caratteristiche di cui al punto precedente.

Settori esclusi

Sono escluse le attività ricomprese nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:

  • A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – Intero settore
  • C – Attività manifatturiere – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 12 – Industria del tabacco
    • 19 – Fabbricazione di Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
    • 24 – Metallurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
  • D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria – Intero settore
  • H – Trasporto e magazzinaggio – Intero settore tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi
  • I – Attività dei servizi di alloggio e ristorazione – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 55 – Alloggio
  • O – Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria
  • P – Istruzione
  • T – Attività di famiglie e convivenze
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Interventi finanziabili

Ogni programma di spesa avrà un costo ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 300.000 euro. Il contributo massimo spettante non potrà superare i 200.000 euro, in quanto l’agevolazione viene erogata nell’ambito del regime de minimis.

I programmi di spesa finanziabili dovranno perseguire le seguenti finalità:

  • la fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti;
  • apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva;
  • introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza;
  • soddisfare i bisogni sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti;
  • valorizzare attività di ricerca e sviluppo.

Spese ammissibili

All’interno dei programmi di spesa summenzionati, le spese finanziabili saranno ricomprese nelle seguenti categorie:

  • Adeguamento o ristrutturazione spazi fisici (entro il limite del 30% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni);
  • Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le TIC;
  • Formazione specialistica, servizi di consulenza e costi garanzie fideiussorie (entro il limite del 7% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni)

Saranno finanziabili anche gli automezzi, la cui spesa verrà però analizzata al fine di rilevarne l’effettiva inerenza rispetto al ciclo produttivo.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione concessa è rappresentata da un contributo a fondo perduto fino al 90%.

Procedura di selezione

La procedura sarà valutata a sportello sulla base dei seguenti criteri:

  • Adeguatezza e coerenza delle competenze del soggetto proponente rispetto alla complessiva gestione del progetto imprenditoriale proposto
  • Presidio del processo tecnico-produttivo
  • Mercato di riferimento, vantaggio competitivo e strategie di marketing
  • Fattibilità e sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale.

Sono stabiliti criteri di premialità per le start-up o imprese innovative e per le imprese a prevalente partecipazione femminile.

Ripresa Sicilia: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

È stato pubblicato l’Avviso “Ripresa Sicilia” che consente di beneficiare di finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto. L’incentivo è gestito da IRFIS e mira a dare nuova linfa alle imprese siciliane. Vediamone gli aspetti principali:

Requisiti di ammissibilità

I requisiti principali per poter accedere alla misura sono i seguenti:

  • essere una micro, piccola o media impresa (PMI)
  • essere iscritta come attiva nel Registro delle imprese
  • avere una sede legale e/o operativa in Sicilia
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati o documenti ad essi equiparati
  • essere in regola con il DURC e non avere debiti erariali
  • realizzare un progetto di investimento in Sicilia
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (sono quindi escluse le imprese in scioglimento/liquidazione e quelle sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata)
  • essere in regola con la normativa antimafia
  • non aver ricevuto nei 3 anni precedenti provvedimenti di revoca di finanziamenti
  • non essere impresa in difficoltà
  • non far parte del medesimo gruppo di altra impresa che partecipa all’avviso
  • soddisfare il requisito della rispondenza alle azioni ed alle finalità dell’intervento
  • garantire l’osservanza dei criteri di demarcazione con l’utilizzo degli altri fondi per quanto riguarda categoria di beneficiari e/o tipologia di intervento.

Sono però esclusi dall’agevolazione i seguenti codici ATECO:

  • sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca (tutta la sezione)
  • sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere:
    • 05 – Estrazione di carbone esclusa torba
  • sezione C – Attività manifatturiere:
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
    • 1 – Siderurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
  • sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata (tutta la sezione)
  • sezione H – Trasporto e magazzinaggio (tutta la sezione tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi)
  • sezione I – Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (tutta la sezione)
  • sezione K – Attività finanziarie ed assicurative (tutta la sezione)
  • sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche:
    • 10 – Attività delle holding impegnate nelle attività gestionali (holding operative)
    • 22 – Consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale

Criterio di selezione dei progetti di investimento

I criteri di selezione utilizzati riguarderanno:

  • la credibilità dell’impresa proponente, e delle eventuali imprese aderenti, in termini di adeguatezza e coerenza delle competenze possedute rispetto al progetto imprenditoriale
  • fattibilità tecnica del programma di spesa e capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivo, congruità delle singole spese previste e costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e strategie di penetrazione sul mercato di riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa

Agevolazioni concesse

Il programma di investimento è agevolato nella misura massima del 75% con un finanziamento a tasso zero e/o con un contributo a fondo perduto.

Il contributo a fondo perduto è pari:

  • al 40% della spesa ammissibile per le piccole imprese
  • al 30% della spesa ammissibile per le medie imprese

Il finanziamento agevolato avrà le seguenti caratteristiche:

  • durata massima di 12 anni, compreso preammortamento
  • tasso zero
  • rimborso in rate semestrali di pari importo
  • garanzie da valutarsi in fase di istruttoria.

Resta in carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile (apporto di mezzi propri nelle modalità consentite e/o finanziamento bancario ordinario).

Programmi di spesa agevolabili

Sono agevolabili programmi di spesa da realizzare in unità locali ubicate/da ubicare in Sicilia e riguardanti:

  • la realizzazione di una nuova unità produttiva
  • l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente
  • la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO)
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione, per migliorare il livello di efficienza.

Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 400 mila e non superiori a € 5 milioni per:

  • progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca;
  • progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione.

In dettaglio sono agevolabili i seguenti investimenti materiali ed immateriali:

  • spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili;
  • opere murarie e costi di ristrutturazioni (nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa che possono permettere di introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto;
  • spese per la formazione specialistica del personale (nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche;
  • acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessari alle esigenze produttive e gestionali;
  • spese per consulenze specialistiche (nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile);
  • programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business (strategie, metodologie e strumenti atti a creare un mercato/incrementare le vendite in Italia e all’estero)

Per gli interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati a realizzare o migliorare prodotti, processi produttivi o servizi, sono agevolabili e ammissibili le spese per il personale dedicato all’attività di ricerca e sviluppo (nella misura massima del 65%), i software anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo.

Modalità di presentazione della domanda

La domanda andrà presentata telematicamente dal 5 aprile 2023 e sino al 27 aprile 2023 e verrà valutata indipendente dal momento della presentazione ma, piuttosto, sulla base di criteri di selezione che si baseranno su:

  • adeguatezza dell’impresa proponente e delle eventuali imprese aderenti
  • fattibilità tecnica del programma di spesa, capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivi e congruità delle singole spese e del costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e delle strategie di penetrazione sul mercato riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa.

Ripresa Sicilia: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

Sarà a breve ai nastri di partenza il nuovo incentivo “Ripresa Sicilia”, gestito da IRFIS, e che mira a dare nuova linfa alle imprese siciliane. Vediamone gli aspetti principali:

Requisiti di ammissibilità

I requisiti principali per poter accedere alla misura sono i seguenti:

  • essere una micro, piccola o media impresa (PMI)
  • essere iscritta come attiva nel Registro delle imprese
  • avere una sede legale e/o operativa in Sicilia
  • avere almeno due bilanci approvati o documenti ad essi equiparati
  • essere in regola con il DURC e non avere debiti erariali
  • realizzare un progetto di investimento in Sicilia
  • soddisfare il requisito della rispondenza alle azioni ed alle finalità dell’intervento
  • garantire l’osservanza dei criteri di demarcazione con l’utilizzo degli altri fondi per quanto riguarda categoria di beneficiari e/o tipologia di intervento.

Sono però esclusi dall’agevolazione i seguenti codici ATECO:

  • sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca (tutta la sezione)
  • sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere:
    • 05 – Estrazione di carbone esclusa torba
  • sezione C – Attività manifatturiere:
    • 1 – Siderurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
  • sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata (tutta la sezione)
  • sezione F – Costruzioni (tutta la sezione)
  • sezione H – Trasporto e magazzinaggio (tutta la sezione tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi)
  • sezione I – Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (tutta la sezione)
  • sezione K – Attività finanziarie ed assicurative (tutta la sezione)
  • sezione L – Attività immobiliari (tutta la sezione)
  • sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche (tutta la sezione)
  • sezione N – Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese (tutta la sezione)
  • sezione O – Amministrazione pubblica e difesa – Assicurazione sociale obbligatoria (tutta la sezione)
  • sezione P – Istruzione (tutta la sezione)
  • sezione R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (tutta la sezione)
  • sezione S – Altre attività di servizi (tutta la sezione)
  • sezione T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze (tutta la sezione)
  • sezione U – Organizzazioni ed organismi extra territoriali (tutta la sezione)

Criterio di selezione dei progetti di investimento

I criteri di selezione utilizzati riguarderanno:

  • la credibilità dell’impresa proponente, e delle eventuali imprese aderenti, in termini di adeguatezza e coerenza delle competenze possedute rispetto al progetto imprenditoriale
  • fattibilità tecnica del programma di spesa e capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivo, congruità delle singole spese previste e costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e strategie di penetrazione sul mercato di riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa

Agevolazioni concesse

Il programma di investimento è agevolato nella misura massima del 75% con un finanziamento a tasso zero e/o con un contributo a fondo perduto. Il rapporto tra finanziamento, contributo e quota a carico dell’impresa (con un minimo del 25%) saranno determinati sulla base del programma proposto dall’impresa e dalle risultanze della procedura di valutazione.

Resta in carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile (apporto di mezzi propri nelle modalità consentite e/o finanziamento bancario ordinario).

Il finanziamento a tasso zero avrà una durata massima di 12 anni, compreso il preammortamento, verrà erogato per stati di avanzamento lavori e sarà rimborsato in rate semestrali di uguale importo.

Programmi di spesa agevolabili

Sono agevolabili programmi di spesa da realizzare in unità locali ubicate/da ubicare in Sicilia e riguardanti:

  • la realizzazione di una nuova unità produttiva
  • l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente
  • la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO)
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione, per migliorare il livello di efficienza.

Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 500 mila e non superiore a € 5 milioni per:

  • progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca;
  • progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione.

In dettaglio sono agevolabili i seguenti investimenti materiali ed immateriali:

  • spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili;
  • opere murarie e costi di ristrutturazioni (nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa che possono permettere di introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto;
  • spese per la formazione specialistica del personale (nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche;
  • acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessari alle esigenze produttive e gestionali;
  • interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati a realizzare o migliorare prodotti, processi produttivi o servizi;
  • consulenza in materia di innovazione, messa a disposizione di personale altamente qualificato (nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile);
  • programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business (strategie, metodologie e strumenti atti a creare un mercato/incrementare le vendite in Italia e all’estero)

Modalità di presentazione della domanda

La domanda andrà presentata telematicamente con i seguenti allegati:

  • presentazione del programma di investimento
  • lettera di interesse di eventuale finanziamento bancario
  • dichiarazione dei soci circa la disponibilità ad apportare risorse finanziarie e attestazioni bancarie circa la disponibilità dei suddetti fondi in capo ai soci e/o lettere bancarie di disponibilità alla concessione dei finanziamenti in favore dei soci per l’importo corrispondente all’apporto dei mezzi propri previsti dal piano finanziario

Attivo il contributo per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà.

Viene alla luce, dopo una lunga gestazione, il contributo previsto dal decreto “Sostegni-bis” del 25 maggio 2021 a favore dei “settori in difficoltà”, cioè quelle attività che sono state più intensamente danneggiate a seguito della pandemia da Covid-19. Nello specifico trattasi delle seguenti attività:

  • ristorazione;
  • gelaterie;
  • pasticcerie;
  • bar;
  • catering;
  • organizzazione di feste e cerimonie;
  • piscine

Le suddette attività, per beneficiare del contributo, dovranno:

  • essere regolarmente iscritte e attive nel Registro delle Imprese all’atto della presentazione dell’istanza
  • avere una sede legale o operativa in Italia
  • avere, quale attività prevalente, uno dei seguenti codici ATECO 2007:
    • 09.05
    • 11.20
    • gruppo di codici 56.10, 56.21 o 56.30.
  • aver subito una riduzione dei ricavi di almeno il 40% tra il 2021 e il 2019.

Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei limiti del regime de minimis.

L’importo spettante a ciascun richiedente sarà determinato in funzione del totale dei soggetti ammessi al beneficio, secondo le seguenti modalità:

  • il 70 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari;
  • in aggiunta, il 20 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400.000 euro;
  • in aggiunta, il 10 per cento delle risorse finanziarie in eguale misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1.000.000 di euro.

La trasmissione dell’istanza dovrà avvenire dal 22 novembre al 6 dicembre 2022.

Superbonus per le unifamiliari alla prova del 30%

Si avvicina la scadenza che, sulla base delle norme che regolano il c.d. “superbonus”, consente ai chi ha fatto lavori su villette unifamiliari di accedere ai benefici fiscali per tutte le spese sostenute nel corso del 2022 solo a condizione che alla data del 30 settembre prossimo siano effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

In merito a quest’ultimo requisito, vista l’approssimarsi della scadenza, la commissione di monitoraggio insediata presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha emanato un’indicazione operativa in merito agli strumenti di prova del rispetto del limite del 30%.

In primo luogo la Commissione richiama i chiarimenti già forniti dall’Agenzia secondo la quale, nel calcolo del 30%, si potrà fare riferimento a tutte le lavorazioni e non solo a quelle oggetto di agevolazione.

In relazione agli strumenti di prova utilizzabili, invece, la Commissione chiarisce che non trattasi di un SAL in senso tecnico, quindi il direttore dei lavori dovrà fare una semplice dichiarazione che non andrà comunicata né al Comune né all’ENEA.

Ciò che il direttore dei lavori dovrà fare, invece, sarà allegare alla dichiarazione una idonea documentazione probatoria. E su questo la Commissione da solo delle indicazioni citando, a titolo di esempio, il libretto delle misure, lo stato d’avanzamento dei lavori, il rilievo fotografico della consistenza dei lavori, la copia di bolle e fatture.

Infine, in merito all’elemento temporale, la Commissione suggerisce che il direttore dei lavori si muova prima possibile, procedendo a trasmettere la dichiarazione, corredata di allegati, al committente e all’impresa attraverso PEC o raccomandata.

Una scadenza importante, quindi, che richiede grande attenzione per non rischiare di perdere del tutto i benefici fiscali.

In partenza il fondo per il sostegno della gastronomia e agroalimentare

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del MIPAAF, è pronto a partire il fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Vediamo nel prosieguo chi ne potrà beneficiare e cosa finanzia.

Soggetti beneficiari

I requisiti principali per poter accedere al fondo sono i seguenti:

  • per le imprese operanti nel settore della “Ristorazione con somministrazione” (codice ATECO 56.10.11) essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;
  • per le imprese operanti nei settori delle “Gelaterie e pasticcerie” (codice ATECO 56.10.30) o della “Produzione di pasticceria fresca” (codice ATEC 10.71.20) essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

Spese ammissibili

Possono accedere al fondo le spese relative all’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali, nuovi di fabbrica.

Non sono però ammesse spese per:

  • l'acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell'autonomia funzionale;
  • terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento;
  • mezzi targati;
  • beni usati o rigenerati;
  • utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.;
  • imposte e tasse;
  • contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;
  • buoni pasto;
  • costi legali e notarili;
  • consulenze di qualsiasi genere;
  • spese non direttamente finalizzate all'attività dell'impresa.

Contributo concedibile

L’accesso al fondo comporta l’ottenimento di un contributo pari al 70% delle spese totali ammissibili, nel limite di Euro 30.000 per ogni singola impresa.

Presentazione delle domande e concessione dei contributi

Entro la fine del mese di settembre dovrà essere emanato il provvedimento che dettaglierà le modalità di presentazione delle domande per l’accesso al fondo.

Posto, però, che la concessione dei fondi avverrà in ordine cronologico sulla base della presentazione delle domande, è opportuno muoversi già adesso per verificare la possibilità di accedere alla misura, dotandosi altresì quantomeno dei preventivi di spesa relativi agli investimenti che si intendono effettuare.

Nuova Sabatini: aliquote maggiorate per investimenti “green” e nel Mezzogiorno

L’agevolazione c.d. “Nuova Sabatini” prevede un contributo parziale a copertura degli interessi relativi al finanziamento stipulato per l’acquisto, anche mediante contratto di leasing, di beni strumentali nuovi. L’accesso è consentito per tutti i settori produttivi con eccezione delle attività finanziarie o assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

La misura finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi che rientrino nelle categorie:

  • impianti e macchinari (classificazione di bilancio B.II.2)
  • attrezzature industriali e commerciali (classificazione di bilancio B.II.3)
  • altri beni (classificazione di bilancio B.II.4)
  • software e tecnologie digitali

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 aprile 2022, la normativa ormai collaudata viene integrata prevedendo nuovi incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno e per gli investimenti “green”. Vediamo in cosa consistono.

Sabatini Sud

La Nuova Sabatini Sud è rivolta ad agevolare gli investimenti delle micro e piccole imprese (con esclusione quindi delle medie) aventi sede legale o un’unità locale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

All’interno della misura, possono essere finanziati programmi di investimento 4.0 nel limite complessivo di 60 milioni di euro, con un tasso di interesse annuo, calcolato su un finanziamento di cinque anni, pari al 5,5%.

Le domande potranno essere presentate attraverso una piattaforma che verrà messa a disposizione dal MISE ma che non è ancora attiva.

Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green mira a sostenere gli investimenti delle PMI in beni strumentali a basso impatto ambientale, attraverso un finanziamento della durata massima di 5 anni a copertura del 100% dell’investimento, per una somma non inferiore a 20.000 euro e non superiore ai 4 milioni.

Sono ammissibili anche le spese di leasing relative a macchinari e attrezzature necessari a realizzare i programmi di investimento, a patto che l’impresa lo specifichi al momento di stipula del contratto finanziario.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere investimenti che, considerati singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano autonomia funzionale.

Non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ ambito del ciclo produttivo dell’impresa.

Non sono, in ogni caso, ammissibili i programmi concernenti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni, con un tasso di interesse che varia con la natura dell’intervento:

  • per gli investimenti in beni strumentali è pari al 2,75%
  • per gli investimenti 4.0 e da ora anche quelli green è pari al 3,575%.

Anche per questa agevolazione le modalità di presentazione delle domande di accesso verranno successivamente comunicate dal MISE.

La concessione del finanziamento, sia per la Nuova Sabatini Green che per la Nuova Sabatini Sud, può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nei limiti e alle condizioni di operatività del Fondo stesso.

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