Fondo per le eccellenze dell’agroalimentare italiano

Dopo 3 anni dalla sua istituzione, è finalmente possibile richiedere contributi a valere sul fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano che prevede, tra l’altro, un contributo a fondo perduto per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Vediamone i dettagli:

Soggetti beneficiari

Possono accedere al beneficio:

  • le imprese operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione), 56.10.30 (Gelaterie e pasticcerie) o 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca), che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:
    • essere attive da almeno 10 anni
    • per le attività di Ristorazione con somministrazione, che abbiano acquistato, nei 12 mesi precedenti il 30 agosto 2022, almeno il 25% di prodotto DOP, IGP, SQNPI, SQNZ o biologici sul totale di tutti i prodotti alimentari acquistati
    • per le attività di Gelateria e pasticceria e Produzione di pasticceria fresca, che abbiano acquistato, nei 12 mesi precedenti il 30 agosto 2022, almeno il 5% di prodotto DOP, IGP, SQNPI, SQNZ o biologici sul totale di tutti i prodotti alimentari acquistati

Interventi e spese ammissibili

Attraverso l’accesso al fondo è possibile acquistare macchine professionali e beni strumentali all’attività dell’impresa che abbiamo le seguenti caratteristiche:

  • essere nuovi di fabbrica, organici e funzionali
  • acquistati a normali condizioni di mercato da terzi che non abbiano relazioni con l’impresa beneficiaria
  • mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni

Le spese dovranno essere effettuate entro 8 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

Agevolazioni concedibili

Ciascuna impresa può ottenere un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese totali ammissibili, con un massimo di 30.000 euro.

Procedura di accesso

La domanda può essere presentata attraverso il portale Invitalia dall’1 marzo 2024 al 30 aprile 2024.

Regione Siciliana: fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interessi su mutui

Con apposito bando gestito da Irfis Finsicilia, la Regione siciliana concede contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su mutui a tasso variabile concessi per l’acquisto di prima casa.

Soggetti beneficiari

Per beneficiare del contributo, i soggetti destinatari devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità

  • essere cittadino italiano;
  • essere residente in Sicilia;
  • essere intestatario o cointestatario di un mutuo a tasso variabile per l’acquisto di un immobile ubicato in Sicilia e adibito alla propria prima abitazione;
  • essere in possesso di ISEE 2023 inferiore a 30.000 euro;
  • non essere stato sottoposto, con provvedimento definitivo, a misure di prevenzione previste dal libro I, titolo I, capo II, del d.lgs. 159/2011 e non essere stato condannato con sentenza definitiva per uno dei reati di cui agli artt. 416 bis e 640 bis del codice penale.

Agevolazione concedibile

Il contributo spettante è pari al 50% della quota interessi relativi alle rate di mutuo scadute nel biennio 2022-2023 e regolarmente pagate e certificate dalla banca.

L’imposto dell’agevolazione non può comunque essere superiore a 1.500 euro per ciascuna annualità.

In caso di cointestatari del mutuo, l’agevolazione potrà essere richiesta da ogni singolo cointestatario in possesso dei requisiti previsti e in relazione alla propria quota di mutuo di pertinenza.

Il contributo viene concesso secondo il seguente ordine:

  • per valore crescente del parametro ISEE 2023;
  • in caso di parità del valore ISEE 2023, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10:00 del 7/2/2024 alle ore 17:00 del 29/2/2024 tramite lo sportello raggiungibile all’indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it.

Superbonus: possibile presentare istanza di fondo perduto per gli indigenti

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato approvato il modello di istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto a favore dei soggetti indigenti previsto dall’ultima legge di bilancio.

Il contributo spetta esclusivamente per le spese sostenute, nell’ambito del superbonus, in relazione ai seguenti interventi:

  • efficienza energetica
  • sismabonus
  • fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici

e nasce con lo scopo di supportare chi non riesce a finanziare la quota di lavori di ristrutturazione non coperta da incentivi fiscali a seguito del passaggio della detrazione dal 110% al 90% nel corso del 2023.

Il fondo è erogato alle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, che abbiano i seguenti requisiti:

  • un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (calcolato dividendo la somma dei redditi posseduti dal contribuente, dal coniuge e dai familiari presenti nel nucleo per un numero di parti determinato secondo una tabella allegata dal D.Lgs. 34/2020);
  • i richiedenti siano titolari di diritto di proprietà o diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto dell’intervento, ovvero, per gli interventi effettuati dai condomini, sull’unità immobiliare facente parte del condominio;
  • che l’unità immobiliare oggetto di intervento sia adibita ad abitazione principale.

Ai fini dell’erogazione del contributo rilevano soltanto le spese sostenute per le quali i relativi bonifici risultano effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023.

La richiesta del fondo va presentata per via telematica a partire dal 2 ottobre e non oltre il 31 ottobre 2023.

Posto che le risorse stanziate sono limitate, l’Agenzia delle Entrate determinerà l’importo effettivo del contributo tenendo conto del rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti, come segue:

  • se il rapporto è superiore al 100 per cento (quindi le risorse sono sufficienti per tutti) il contributo sarà pari al 100% della parte di spese rimaste a carico del richiedente;
  • se il rapporto è compreso tra il 10 e il 100 per cento, il contributo sarà pari a detta percentuale applicata all’importo richiesto;
  • se il rapporto è inferiore al 10 per cento, il contributo sarà pari al 10 per cento dell’importo richiesto.

Fondo “Più Artigianato”: da Crias un nuovo strumento per i nuovi investimenti

In data 30 giugno 2023 è stato pubblicato l’avviso “Più Artigianato” che intende venir incontro al fabbisogno delle imprese artigiane per investimenti sostenuti da finanziamenti bancari o leasing finanziario, intervenendo abbattendo sia i costi del finanziamento che dando un contributo aggiuntivo sull’investimento.

Soggetti beneficiari

Potranno presentare la richiesta di contributo le imprese artigiane

  • attive ed iscritte all’albo delle imprese artigiane tenuto dalla CCIAA
  • con sede operativa in Sicilia
  • che abbiano stipulato un contratto di finanziamento o di leasing finanziario.

Tipologia di aiuto

Gli aiuti concessi dall’avviso hanno tre forme:

  • contributo in conto interessi
  • contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing
  • contributi in conto capitale

Il contributo in conto interessi è pari al 60% del tasso di riferimento vigente alla data della stipula del contratto di finanziamento, che sale all’80% in caso di contemporanea garanzia di un Confidi. Il contributo è riconosciuto per una durata massima:

  • di dodici anni per i finanziamenti aventi destinazioni di acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento di locali. La durata cresce a quindici anni per le imprese di nuova costituzione;
  • di sei anni per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. La durata cresce a otto anni per le imprese di nuova costituzione;
  • di cinque anni per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. La durata cresce a sette anni per le imprese di nuova costituzione;

Il contributo in conto canoni sulle operazioni di leasing è determinato sul valore del bene – al netto d’imposte, tasse, oneri accessori e spese – decurtato dell’eventuale anticipo versato e del prezzo convenuto per il trasferimento della proprietà al termine del contratto di leasing finanziario, mediante l’abbattimento di quota di interessi, nella misura percentuale del 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di leasing finanziario, la misura percentuale è pari all’80% del tasso di riferimento se l’operazione è garantita dai Confidi. Anche in questo caso il contributo è riconosciuto per una durata massima:

  • di dieci anni, se il leasing riguarda beni immobili
  • di cinque anni, se il leasing riguarda beni mobili.

Infine il contributo in conto capitale è pari:

  • al 20% del costo dell’investimento, nel caso in cui il finanziamento abbia coperto almeno l’80% dell’intero investimento
  • il 20% del finanziamento, nel caso in cui la copertura sia inferiore all’80%.

Investimenti e spese ammissibili

Le spese ammissibili a contributo sono le seguenti:

  1. acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (per un massimo del 15% della spesa ammissibile calcolato al netto delle spese di acquisto del terreno)
  2. acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;
  3. acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
  4. acquisto di autoveicoli destinati esclusivamente all’attività artigianale dell’impresa;
  5. acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo;
  6. acquisto di scorte di materie prime e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200.000,00 euro.

I beni di cui alle lettere c), d) ed e) devono:

  • essere utilizzati esclusivamente nel laboratorio oggetto dell’investimento;
  • essere considerati ammortizzabili e iscritti nel libro cespiti;
  • non essere acquistati con patto di riservato dominio;
  • essere nuovi;
  • rimanere nella disponibilità dell’impresa per la durata di 3 anni dalla data di chiusura dell’investimento.

Non sono invece ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • forniture con “contratto chiavi in mano”;
  • commesse interne di lavorazione;
  • i costi relativi alla locazione di attivi materiali ed immateriali;
  • i lavori in economia;
  • l'imposta sul valore aggiunto e tutte le imposte;
  • eventuali altri oneri ed interessi passivi;
  • le commissioni per operazioni finanziarie;
  • le perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari;
  • le ammende e le penali;
  • le spese di rappresentanza;
  • le spese notarili;
  • gli acquisti o prestazioni affidate a persone fisiche che abbiano rapporti di cointeressenza con l’impresa finanziata, quali ad esempio soci, rappresentante legale, amministratore unico, membri del consiglio di amministrazione;
  • le spese effettuate e/o fatturate tra imprese con rapporti di controllo rispetto ai soggetti beneficiari, come definito ai sensi dell'articolo 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
  • le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela).

Sono considerate ammissibili le spese sostenute non oltre i dodici mesi precedenti alla data della presentazione della domanda.

I finanziamenti relativi agli investimenti non devono essere stati erogati dalla Banca oltre il termine di sei mesi antecedenti alla presentazione della domanda e lo stesso termine di applica alla stipula del contratto di leasing finanziario.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata solo attraverso:

  • Banche
  • Associazioni artigiane di categoria
  • Confidi

presenti in un elenco di imminente pubblicazione.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 31 luglio 2023 fino ad esaurimento delle risorse.

Bando ISI Inail 2022: Contributi per interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

È stato pubblicato anche quest’anno il bando ISI Inail che consente di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché di incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Vediamo nel dettaglio i principali elementi qualificanti del bando.

Imprese beneficiarie

Il bando è rivolto:

  • a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento
  • agli enti del terzo settore limitatamente all’asse di finanziamento 2

Tipologia di progetti finanziabili

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Entità del contributo

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto di diversa intensità a seconda della tipologia di progetto. Il contributo, calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’Iva, è così determinato:

  • Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
    • Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro né superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (Asse di finanziamento 1.2);
    • Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro né superiore a 50.000,00 euro.
  • Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
    • 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
    • 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

Per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro né superiore a 60.000,00 euro.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso un apposito portale Inail.

Il portale aprirà il 2 maggio 2023 e sarà consentito presentare le domande fino alle ore 18:00 del 16 giugno 2023.

Decreto Milleproroghe: Proroga del contributo per l’installazione di colonnine elettriche

Anche per il 2023 sarà possibile beneficiare del contributo, erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico, per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. In realtà si tratta di una prima attuazione di questo incentivo in quanto quello previsto per il 2022 non era mai stato attivato in mancanza del decreto attuativo.

L’agevolazione consiste in un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli elettrici.

L’importo massimo del contributo è pari:

  • ad euro 1.500 in caso di installazione presso abitazioni private
  • ad euro 8.000 in caso di installazione su parti comuni di edifici condominiali.

Il contributo verrà erogato previa presentazione di un’apposita domanda, i cui contenuti andranno definiti con provvedimento del MISE, e nei limiti dei fondi stanziati.

In alternativa rimane sempre la possibilità di fruire del Superbonus al 90% per l’installazione delle colonnine di ricarica, come intervento trainato, se vengono al contempo realizzati uno o più interventi trainanti che danno diritto alla detrazione.

Bonus Energia Sicilia: aiuti alle imprese per i costi legati alla crisi energetica

La Regione Siciliana interviene a favore delle imprese che presentano difficoltà di liquidità collegate all’aumento dei prezzi dell’energia e del gas. Vediamo i dettagli principali della misura.

Soggetti ammissibili

Possono accedere al bando le imprese con sede operativa in Sicilia, registrate ed attive presso il Registro delle Imprese competente per territorio e che abbiano uno dei seguenti codici di attività primari/prevalenti:

B          ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

  • 05 estrazione di carbone (esclusa torba)
  • 06 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
  • 07 estrazione di minerali metalliferi
  • 08 altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere
  • 09 attività dei servizi di supporto all'estrazione

C          ATTIVITA’ MANIFATTURIERE

  • 10 industrie alimentari
  • 11 industria delle bevande
  • 12 industria del tabacco
  • 13 industrie tessili
  • 14 confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia
  • 15 fabbricazione di articoli in pelle e simili
  • 16 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili);
    fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
  • 17 fabbricazione di carta e di prodotti di carta
  • 18 stampa e riproduzione di supporti registrati
  • 19 fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 fabbricazione di prodotti chimici
  • 21 fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
  • 23 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
  • 24 metallurgia
  • 25 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)
  • 26 fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
    elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi
  • 27 fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso
    domestico non elettriche
  • 28 fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca
  • 29 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
  • 30 fabbricazione di altri mezzi di trasporto
  • 31 fabbricazione di mobili
  • 32 altre industrie manifatturiere
  • 33 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature

F          COSTRUZIONI

  • 41 costruzione di edifici
  • 42 ingegneria civile
  • 43 lavori di costruzione specializzati

G         COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

  • 45 commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli
  • 46 commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
  • 47 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

H         TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

  • 49 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
  • 50 trasporto marittimo e per vie d'acqua
  • 51 trasporto aereo
  • 52 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
  • 53 servizi postali e attività di corriere

I           ATTIVITA’ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

  • 55 alloggio
  • 56 attività dei servizi di ristorazione

J           SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

  • 58 attività editoriali
  • 59 attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore
  • 60 attività di programmazione e trasmissione
  • 61 telecomunicazioni
  • 62 produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
  • 63 attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici

M        ATTIVITA’ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

  • 69 attività legali e contabilità
  • 70 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
  • 71 attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 ricerca scientifica e sviluppo
  • 73 pubblicità e ricerche di mercato
  • 74 altre attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 75 servizi veterinari

N         NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

  • 77 attività di noleggio e leasing operativo
  • 78 attività di ricerca, selezione, fornitura di personale
  • 79 attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
  • 80 servizi di vigilanza e investigazione
  • 81 attività di servizi per edifici e paesaggio
  • 82 attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

P          ISTRUZIONE

  • 85 istruzione

Q         SANITA’ E ASSISTENZA SOCIALE

  • 86 assistenza sanitaria
  • 87 servizi di assistenza sociale residenziale
  • 88 assistenza sociale non residenziale

R          ATTIVITA’ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

  • 90 attività creative, artistiche e di intrattenimento
  • 91 attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali
  • 92 attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco
  • 93 attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

S          ALTRE ATTIVITA’ DI SERVIZI

  • 94 attività di organizzazioni associative
  • 95 riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa
  • 96 altre attività di servizi per la persona

La sede operativa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere registrata al Registro Imprese in data antecedente all’1 febbraio 2021.

Le imprese non dovranno inoltre essere in stato di scioglimento o liquidazione o sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e amministrazione controllata o straordinaria, avere il DURC in regola e non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili.

Spese ammissibili

Ogni impresa potrà ricevere un aiuto calcolato in misura percentuale del 30% sull’aumento (rispetto alle tariffe 2021) del costo energetico (gas o elettrico o entrambi) riferito al periodo dall’1 febbraio 2022 alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile.

In caso di impresa con più sedi operative in Sicilia, l’impresa potrà presentare un’unica domanda dichiarando i consumi di massimo tre sedi.

L’aiuto sarà concesso unicamente alle imprese che hanno registrato un aumento minimo di € 5.000,00. L’importo massimo di aiuto concedibile ammonta ad € 20.000,00 per impresa.

Modalità di presentazione della domanda

Per accedere al contributo si dovrà presentare un’apposita domanda, su piattaforma della Regione Sicilia, a partire dalle ore 12:00 del giorno 14/02/2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 14/03/2023.

Assegnazione dei contributi

al fine di dare priorità alle imprese maggiormente danneggiate dal nuovo scenario internazionale, si procederà ad ordinare in graduatoria le domande pervenute sulla base della maggiore incidenza percentuale dell’aumento del costo dell’energia sostenuto dalle imprese nel periodo successivo al 1° febbraio 2022.

Finanziamento

70% a fondo perduto per le piccole e medie imprese del messinese

La SO.GE.PAT. (Società di gestione del patto territoriale Messina) ha pubblicato un interessante avviso per il finanziamento di progetti imprenditoriali nel territorio del messinese. Vediamo nel dettaglio i contenuti del bando.

Soggetti beneficiari

I beneficiari del bando sono le piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (a eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e sono in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, o non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non sono destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  • non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER, all’articolo 2, punto 14 del Regolamento ABER e all’articolo 3, punto 5 del Regolamento FIBER;
  • nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’art. 14 del Regolamento GBER, non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano o non farlo nei due anni successivi al completamento dell’investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione.

Interventi ammissibili

Le tipologie di interventi ammissibili si distingue in:

  • progetti di investimento
  • progetti di avviamento
  • progetti di innovazione

I progetti di investimento:

  • devono riguardare la realizzazione di una nuova unità produttiva o l’ampliamento di una unità produttiva esistente mediante la diversificazione della produzione con nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
  • devono avere importo non inferiore a 100.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia, delle infrastrutture energetiche, della pesca e dell’acquacoltura e della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere spese relative a beni nuovi rientranti in una delle seguenti categorie:
    • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30 (trenta) per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
    • macchinari, impianti e attrezzature, strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione e identificabili singolarmente;
    • programmi informatici e licenze commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • devono prevedere la copertura con risorse proprie o con finanziamento esterno di almeno il 25% dei costi ammissibili;
  • comportano il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni dalla conclusione dell’intervento.

I progetti di avviamento:

  • devono riguardare la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o lo sviluppo di attività esistenti;
  • devono avere importo non inferiore a 100.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti al settore della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere i costi strettamente connessi alla realizzazione del progetto ammesso alle agevolazioni e nella misura necessaria alle finalità dello stesso.

I progetti di innovazione:

  • devono riguardare l’introduzione di un’innovazione di processo e/o un’innovazione dell’organizzazione
  • devono avere importo non inferiore a 50.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti il settore della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere le seguenti tipologie di spesa:
    • spese del personale;
    • costi relativi a strumentazione e attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto, nel limite delle quote di ammortamento ordinario;
    • costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
    • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Ogni intervento ammissibile deve presentare un livello di progettazione assimilabile al “progetto di fattibilità tecnica ed economica” e deve essere coerente con una o più vocazioni del contesto territoriale di riferimento e, precisamente:

  1. Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
  2. Riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne

Importo del contributo

L’importo del contributo concesso è pari al 70% dei costi ammissibili.

Il contributo massimo concedibile è di Euro 200.000 per singola impresa e per singolo progetto.

Localizzazione dell’investimento

I progetti imprenditoriali dovranno essere realizzati in unità produttive localizzate nel territorio di uno dei seguenti Comuni:

  • Messina
  • Alcara Li Fusi
  • Alì Terme
  • Barcellona Pozzo di Gotto
  • Basicò
  • Brolo
  • Capo d’Orlando
  • Capri Leone
  • Caronia
  • Castroreale
  • Condrò
  • Ficarra
  • Furci Siculo
  • Galati Mamertino
  • Giardini Naxos
  • Gioiosa Marea
  • Itala
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Termini di presentazione delle domande

Le domande andranno presentate entro il 22 dicembre 2021.

Fondo perduto covid

Fondo per il sostegno delle attività chiuse

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 9 settembre 2021 che definisce i requisiti per l’accesso al contributo a fondo perduto per attività chiuse a causa COVID, introdotto dal Decreto Sostegni-bis.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al contributo a fondo perduto i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione che presentino le seguenti caratteristiche:

  • alla data del 23 luglio 2021 svolgevano, quale attività prevalente, un’attività che rientri tra quelle con codice ATECO 29.10 – Discoteche, sale da ballo, night club e simili;
  • oppure, alla data del 25 maggio 2021 svolgevano una attività, rimasta chiusa a causa del COVID per almeno cento giorni e rientrante in uno dei seguenti codici ATECO:
    • 78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d'arte (incluse le gallerie d'arte)
    • 39.01 Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano
    • 21.00 Catering per eventi, banqueting
    • 14.00 Attività di proiezione cinematografica
    • 90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
    • 30.00 Organizzazione di convegni e fiere
    • 51.00 Corsi sportivi e ricreativi
    • 52.01 Corsi di danza
    • 01.01 Attività nel campo della recitazione
    • 01.09 Altre rappresentazioni artistiche
    • 02.09 Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
    • 04.00 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
    • 02.00 Attività di musei
    • 03.00 Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
    • 00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
    • 00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse
    • 11.10 Gestione di stadi
    • 11.20 Gestione di piscine
    • 11.30 Gestione di impianti sportivi polivalenti
    • 11.90 Gestione di altri impianti sportivi nca
    • 13 Gestione di palestre
    • 21 Parchi di divertimento e parchi tematici
    • 29.10 Discoteche, sale da ballo night-club e simili
    • 29.30 Sale giochi e biliardi
    • 29.90 Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
    • 04 Servizi dei centri per il benessere fisico
    • 09.05 Organizzazione di feste e cerimonie

Sono altresì necessari i seguenti requisiti:

  • essere titolari di una partita Iva attiva prima della data di entrata in vigore dei rispettivi decreti (D.L. 23 luglio 2021 per le discoteche e 25 maggio 2021 per gli altri soggetti)
  • essere residenti o stabiliti nel territorio dello Stato
  • non essere considerati soggetti in difficoltà sulla base della normativa europea

Importo dell’aiuto

Le risorse saranno prioritariamente assegnate ai soggetti svolgenti attività di cui al codice ATECO 93.29.10 – Discoteche, sale da ballo, night club e simili, con un contributo massimo, per ogni beneficiario, di Euro 25.000.

Le risorse residue verranno distribuite agli altri soggetti con le seguenti modalità:

  • euro 3.000 per i soggetti con ricavi e compensi fino a 400.000 euro
  • euro 7.500 per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400.000 euro e inferiori a 1.000.000 euro
  • euro 12.000 per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1.000.000 euro

Il limite di ricavi e compensi andrà definito tenendo conto delle risultanze dell’anno 2019. Per i soggetti di nuova costituzione il contributo sarà pari a 3.000 euro. Nel caso in cui le risorse non dovessero essere sufficienti il contributo verrà ridotto proporzionalmente in base alle domande presentate, riconoscendo prioritariamente un contributo in egual misura a tutte le istanze ammissibili fino ad un importo di 3.000 euro.

Procedura di accesso al contributo

Con successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate verranno fissati contenuti e termini di presentazione dell’istanza per la corresponsione del contributo.

 

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Decreto Sostegni-bis – Nuovi contributi a fondo perduto

Il nuovo decreto emanato dal Governo per sostenere le attività d’impresa colpite della pandemia vede un moltiplicarsi di contributi a fondo perduto, anche se tra loro alternativi, che complicheranno non poco le modalità di verifica della fruizione per imprese e commercialisti. Vediamoli nel dettaglio.

Contributo a fondo perduto basato sulla perdita di fatturato anni 2019-2020

Un primo contributo a fondo perduto è quello che, di fatto, replica quello previsto dal primo Decreto Sostegni. Per chi ha presentato domanda per il riconoscimento del contributo è ha ancora la partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni-bis, verrà corrisposto automaticamente un contributo dello stesso importo senza la necessità di presentare alcuna ulteriore domanda di accesso.

Contributo a fondo perduto basato sulla perdita di fatturato periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020 / 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021

Un secondo contributo, di nuova introduzione, consente di ottenere un bonus aggiuntivo rispetto a quello di cui al punto precedente, calcolato spostando il periodo di riferimento.

Il contributo viene riconosciuto ai soggetti:

  • che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario che siano titolari di partita Iva residenti o stabiliti in Italia
  • che hanno un volume di ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019
  • che abbiano avuto un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 inferiore di almeno il 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020.

Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui al primo Decreto Sostegni, il contributo viene determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 le seguenti percentuali:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Per i soggetti che non hanno beneficiato del contributo a fondo perduto di cui al primo Decreto Sostegni, il contributo viene determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dall’1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 le seguenti percentuali:

  • 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 70% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Il contributo è alternativo a quello di cui al punto precedente e per la sua fruizione si dovrà procedere alla presentazione di una nuova istanza.

Chi abbia già beneficiato del contributo di cui al precedente Decreto Sostegni, potrà beneficiare dell’eventuale maggior valore derivante dal nuovo decreto, mentre nulla spetterà nel caso in cui il contributo così calcolato sarà inferiore a quello del primo Decreto Sostegni.

Contributo a fondo perduto basato sul reddito

Un ultimo contributo a fondo perduto viene introdotto nei confronti dei soggetti che hanno subito un peggioramento del risultato economico dell’esercizio 2020 rispetto a quello 2019.

Il contributo viene riconosciuto ai soggetti:

  • che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario che siano titolari di partita Iva residenti o stabiliti in Italia
  • che hanno un volume di ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019
  • che abbiano avuto un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia.

Il contributo si calcolerà applicando alla differenza di risultato economico tra i due esercizi, al netto dei contributi a fondo perduto eventualmente riconosciuti dall’Agenzia delle entrate a maggio, agosto, ottobre, dicembre 2020 e marzo 2021, la suddetta percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia.

Anche questo contributo andrà richiesto con apposita istanza e, per i soggetti richiedenti, il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi viene anticipato al 10 settembre 2021.

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