Dopo una prima pubblicazione di marzo, successivamente ritirata per le polemiche relative al contenuto dell’agevolazione (limitata alle sole nuove assunzioni), vengono nuovamente pubblicati i decreti attuativi delle misure “Bonus giovani” e “Bonus donne” con qualche modifica che andremo ad approfondire nel prosieguo.
Bonus giovani
Il bonus spetta per le assunzioni di lavoratori:
- che non abbiano compiuto 35 anni di età alla data di assunzione;
- che non siano mai stati impiegati a tempo indeterminato.
Un lavoratore che è già stato assunto con la misura “Bonus giovani” porta con sé in dote il beneficio anche qualora si trasferisca presso diverso datore di lavoro.
L’agevolazione non spetta:
- per i rapporti di lavoro domestico;
- per i contratti di apprendistato;
- per le imprese in difficoltà o che abbiano ricevuto aiuti di Stato da restituire per effetto delle decisioni della Commissione europea.
L’agevolazione prevede un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei contributi Inail) per un importo massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore (650 euro per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna ma con il vincolo di non eccedere il 50% dei costi salariali)
L’agevolazione ha la durata di 24 mesi e si applica alle assunzioni effettuate dall’1.9.2024 al 31.12.2025.
Bonus donne
Il bonus spetta per le assunzioni di lavoratrici:
- disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti in Italia (in questo caso l’agevolazione ha durata 24 mesi);
- donne impiegate in settori e professioni caratterizzati da un’alta disparità di genere (in questo caso l’agevolazione ha una durata di 12 mesi);
- donne disoccupate da almeno 6 mesi residenti nella zona ZES (in questo caso l’agevolazione ha durata 24 mesi).
Le assunzioni agevolate riguardano il periodo 1.9.2024 – 31.12.2025, salvo che per le assunzioni di donne disoccupate da almeno 6 mesi residenti nella zona ZES, per le quali l’agevolazione parte solo successivamente alla domanda d’incentivo.
È opportuno altresì chiarire che, per il bonus donne, è altresì previsto che l’assunzione debba generare un incremento occupazionale netto, cioè un aumento del numero dei dipendenti rispetto ai 12 mesi precedenti.
Per tutte le categorie agevolate, il bonus consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei contributi Inail) per un importo massimo di 650 euro al mese per ciascuna lavoratrice.