Investimenti sostenibili 4.0, dal 18 maggio 2022 al via le domande

Il finanziamento “Investimenti sostenibili 4.0” è una misura volta al sostegno, sull’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti innovativi e sostenibili proposti dalle Pmi, volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

I progetti che possono accedere alla misura dovranno essere volti al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea e, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.

Per accedere al beneficio, l’attività economica dovrà rientrare in una delle seguenti categorie ATECO:

  • tutte le attività manifatturiere di cui alla sezione C della classificazione ATECO 2007 con esclusione di alcune attività (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture);
  • 00.0 – Raccolta e depurazione delle acque di scarico (Limitatamente al trattamento delle acque reflue di origine industriale tramite processi fisici, chimici e biologici come diluizione, screening, filtraggio, sedimentazione, ecc.)
  • 1 – Raccolta dei rifiuti (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale)
  • 3 – Recupero dei materiali (limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale)
  • 52 – Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto
  • 53 – Servizi postali e attività di corriere
  • 29 – Mense e catering continuativo su base contrattuale
  • 12 – Pubblicazione di elenchi e mailing list
  • 2 – Edizione di software
  • 61 – Telecomunicazioni
  • 62 – Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
  • 1 – Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web
  • 69 – Attività legali e contabilità
  • 70 – Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
  • 71 – Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 – Ricerca scientifica e sviluppo
  • 73 – Pubblicità e ricerche di mercato
  • 74 – Altre attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 20 – Attività dei call center
  • 92 – Attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi
  • 1 – Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
  • 01.01 – Attività delle lavanderie industriali.

Progetti di investimento

I progetti di investimento dovranno:

  • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili, da sostenere successivamente alla presentazione della domanda, devono essere relative all’acquisto in proprietà delle seguenti immobilizzazioni materiali e immateriali nuove:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nel limite del 40% dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo di macchinari, impianti e attrezzature
  • acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica
  • spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, per i soli progetti volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, a condizione che la diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio e nel limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione consiste in un contributo i conto impianti pari a:

  • 60% per micro e piccole imprese e 50% per medie imprese nelle regioni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
  • 50% per micro e piccole imprese e 40% per medie imprese nelle regioni di Basilicata, Molise e Sardegna
  • 35% per micro e piccole imprese e 25% per medie imprese nelle restanti regioni

Presentazione della domanda

La domanda andrà presentata attraverso il sito internet di Invitalia a partire dal 18 maggio 2022 e verranno valutate con procedura valutativa a sportello.

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