Fondo impresa donna: domande dal 5 maggio

Diventa finalmente operativo il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” di cui all’art. 1, commi 97 e ss., legge n. 178/2020, che nasce con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile, nonché di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Vediamo i contorni dell’agevolazione e i termini di presentazione delle relative domande.

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DEFINIZIONE DI IMPRESA FEMMINILE

Per impresa femminile si intende l’impresa che presenti le seguenti caratteristiche:

  • imprese individuali la cui titolare è donna;
  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti del CdA per almeno due terzi al femminile;
  • lavoratrici autonome.

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INCENTIVI PER LA NASCITA DELLE IMPRESE FEMMINILI

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 250.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purche' coerenti e funzionali all'attivita' d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese connesse all’installazione di macchinari, impianti e attrezzature
    • macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché i predetti beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale
    • opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese per acquisizione di brevetti
    • spese per acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi consistono in contributi a fondo perduto che coprono l’80% delle spese su una spesa massima ammissibile di 100.000 euro. Nel caso di donne disoccupate la copertura sale al 90%, mentre scende al 50% per le spese che superano i 100.000 euro e fino a 250.000 euro.

Per questa linea di finanziamento, le domande potranno essere compilate a partire dal 5 maggio 2022 e potranno essere presentate a partite dal 19 maggio 2022.

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INCENTIVI PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE FEMMINILI

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento volti al consolidamento di imprese femminili nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 400.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purchè coerenti e funzionali all'attività d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese connesse all’installazione di macchinari, impianti e attrezzature
    • macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché i predetti beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale
    • opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese per acquisizione di brevetti
    • spese per acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante:
    • nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili, per le imprese costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda
    • nel limite del 25% (venticinque per cento) e, comunque, nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi, per le imprese costituite da più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda

Gli incentivi vengono differenziati in base all’età dell’azienda e, precisamente:

  • per aziende avviate da almeno un anno e da meno di tre anni gli incentivi consisteranno per il 50% in contributi a fondo perduto e per un altro 50% in un finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili il cui tetto massimo è di 400.000 euro;
  • per aziende che hanno più di tre anni, le spese di investimento saranno incentivate sia con fondo perduto che con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante saranno incentivate solo con il contributo a fondo perduto. Anche qui il tetto massimo di spesa è di 400.000 euro.

Per questa linea di finanziamento, le domande potranno essere compilate a partire dal 24 maggio 2022 e potranno essere presentate a partire dal 7 giugno 2022.

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