Legge di Bilancio: le novità per lavoratori e assunzioni

Seppure un po’ scarna, specialmente in termini di incentivi per le assunzioni, la legge di bilancio prevede alcune novità che interessano il comparto del lavoro. Vediamole assieme:

Bonus asili nido

Per i nati dal 2024, nel caso in cui l’ISEE del nucleo familiare è pari o inferiore a 40.000 euro e nel nucleo sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni, è previsto l’incremento del bonus di 2.100 euro, passando quindi da 1.500 euro a 3.600 euro.

Esonero contributivo lavoratrici con figli

Per il periodo 2024-2026 alle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

Per il solo 2024 l’esonero è riconosciuto sperimentalmente anche alle lavoratrici madri di 2 figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.

Congedo parentale

A ciascuno genitore lavoratore, fino al 12° anno di vita del figlio, spetta per 3 mesi, non trasferibili, un'indennità pari al 30% della retribuzione, elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima complessiva di 2 mesi fino al 6° anno di vita del bambino, alla misura dell'80% della retribuzione nel limite massimo di 1 mese e alla misura del 60% della retribuzione nel limite massimo di un ulteriore mese, elevata all’80% per il solo anno 2024.

Incentivo per l’assunzione di donne disoccupate vittime di violenza

Ai datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie della misura di cui all’art. 105-bis D.L. 34/2020, al fine di favorirne il percorso di uscita dalla violenza attraverso il loro inserimento nel mercato del lavoro, è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi all’Inail, nella misura del 100%, nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui riparametrato e applicato su base mensile, per un periodo di 24 mesi dalla data di assunzione.

In sede di prima applicazione, la previsione si applica anche a favore delle donne vittime di violenza che hanno usufruito della già menzionata misura nell’anno 2023.

Se l’assunzione sia effettuata con contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, l’esonero spetta per 12 mesi dalla data dell’assunzione. Se il contratto è trasformato a tempo indeterminato l’esonero si prolunga fino al 18° mese dalla data dell’assunzione con il contratto a tempo determinato.

ISEE e titoli di stato

A partire dal 2024 sono esclusi dal calcolo dell’ISEE, fino al valore complessivo di 50.000 euro, i titoli di Stato di cui all’art. 3 Dpr 398/2003, nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

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