Regione Siciliana: incentivi per l’assunzione di disoccupati e soggetti svantaggiati

La Regione Siciliana, per il tramite dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, ha approvato l’Avviso n. 14/2024 che introduce incentivi per l’assunzione al fine di favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati e dei soggetti svantaggiati. La dotazione finanziaria non è elevata – la Regione stima di poter coprire l’assunzione di circa 1350 lavoratori - ma è comunque un’opportunità visto l’importo finanziato nel caso si rientri tra i beneficiari. Vediamo nel dettaglio il contenuto dell’Avviso.

Soggetti beneficiari

L’incentivo può essere richiesto esclusivamente dalle imprese aventi un’unità produttiva, o che attivino un’unità produttiva nel territorio siciliano e che assumono, o abbiano assunto a partire dall’1/1/2024 con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o abbiano trasformato contratti a tempo determinato a tempo indeterminato o abbiano assunto a tempo indeterminato soggetti provenienti da tirocinio attivato presso la stessa azienda.

Sono escluse dall’incentivo le attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco e il lavoro in agricoltura.

L’incentivo può essere riconosciuto per un massimo di 10 lavoratori.

Le imprese partecipanti tra l’altro:

  • devono essere regolarmente iscritte come attive presso il Registro delle imprese;
  • devono essere in regola con le norme in materia contributiva e previdenziale attestate con DURC;
  • devono rispettare il CCNL di competenza e la normativa sulla sicurezza sul lavoro;
  • devono rispettare la normativa in materia fiscale;
  • non devono essere state destinatarie, nei 3 anni precedenti, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche;
  • non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato preventivo o equivalenti;
  • non aver effettuato nei sei mesi precedenti alla data di assunzione incentivata:
    • licenziamenti individuali o plurimi, ad esclusione dei casi di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, ai sensi della normativa vigente;
    • licenziamenti collettivi ai sensi della normativa vigente;
    • procedure di mobilità ordinarie e in deroga ai sensi della normativa vigente.

Soggetti destinatari

L’assunzione dovrà riguardare soggetti in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere residenti o domiciliati in Sicilia da almeno sei mesi;
  • avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni compiuti;
  • nel caso di nuova assunzione i lavoratori devono trovarsi nella condizione di lavoratori disoccupati ai sensi della normativa vigente.

Nel caso di tirocinio in corso, l’impresa può presentare domanda per l’incentivo che verrà riconosciuto ed erogato solo ed esclusivamente se si realizzerà l’assunzione. Nel caso in cui si sia presentata istanza e non si sia realizzata l’assunzione l’impresa sarà esclusa dal contributo e non potrà presentare ulteriori richieste.

Saranno valide, ai fini della richiesta del contributo, le trasformazioni di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato operate a far data dal 01/01/2024.

Ammontare dell’incentivo

Per ogni assunzione l’incentivo massimo sarà pari a 10.000 euro l’anno per tre anni, per un totale massimo di 30.000 euro.

L’incentivo sarà rimodulato in proporzione al costo, per il lavoratore, sostenuto dal datore di lavoro al netto di eventuali altri incentivi.

L’incentivo potrà essere erogato, alternativamente:

  • in un’unica soluzione, dopo 36 mesi dall’avvio del contratto;
  • in due quote:
    • il 70% a titolo di anticipazione, previa dimostrazione dell’avvenuta assunzione
    • il 30% a saldo, dopo 36 mesi dall’avvio del contratto.

Modalità di partecipazione

Le domande potranno essere presentate attraverso un apposito portale attivato dalla Regione Siciliana. Si è in attesa di conoscere la data di presentazione, che avverrà a sportello, con priorità quindi in funzione dell’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Regione Siciliana: fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interessi su mutui

Con apposito bando gestito da Irfis Finsicilia, la Regione siciliana concede contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su mutui a tasso variabile concessi per l’acquisto di prima casa.

Soggetti beneficiari

Per beneficiare del contributo, i soggetti destinatari devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità

  • essere cittadino italiano;
  • essere residente in Sicilia;
  • essere intestatario o cointestatario di un mutuo a tasso variabile per l’acquisto di un immobile ubicato in Sicilia e adibito alla propria prima abitazione;
  • essere in possesso di ISEE 2023 inferiore a 30.000 euro;
  • non essere stato sottoposto, con provvedimento definitivo, a misure di prevenzione previste dal libro I, titolo I, capo II, del d.lgs. 159/2011 e non essere stato condannato con sentenza definitiva per uno dei reati di cui agli artt. 416 bis e 640 bis del codice penale.

Agevolazione concedibile

Il contributo spettante è pari al 50% della quota interessi relativi alle rate di mutuo scadute nel biennio 2022-2023 e regolarmente pagate e certificate dalla banca.

L’imposto dell’agevolazione non può comunque essere superiore a 1.500 euro per ciascuna annualità.

In caso di cointestatari del mutuo, l’agevolazione potrà essere richiesta da ogni singolo cointestatario in possesso dei requisiti previsti e in relazione alla propria quota di mutuo di pertinenza.

Il contributo viene concesso secondo il seguente ordine:

  • per valore crescente del parametro ISEE 2023;
  • in caso di parità del valore ISEE 2023, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Presentazione della domanda

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10:00 del 7/2/2024 alle ore 17:00 del 29/2/2024 tramite lo sportello raggiungibile all’indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it.

Sicilia: contributi a fondo perduto per il fotovoltaico nelle abitazioni

La Regione Siciliana erogherà contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo nelle abitazioni. L’intervento, che sarà oggetto di un successivo decreto che darà avvio alla misura, è già definito sia per quanto riguarda i beneficiari che per i criteri di ammissibilità e l’entità dello stesso. Vediamoli assieme in dettaglio.

Soggetti beneficiari

Potranno ottenere il contributo esclusivamente:

  • le persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali e personali di godimento formalmente riconosciuti in un atto registrato
  • in relazione ad un’unità immobiliare ad uso residenziale, sita nel territorio della Regione Siciliana.

Ciascun beneficiario potrà presentare domanda per una sola unità immobiliare e per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per la medesima tipologia di intervento.

Criteri di ammissibilità

Affinché l’intervento sia ammissibile è necessario:

  • il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, tra cui le norme sulla sicurezza e sull’ambiente;
  • il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di aiuti di Stato;
  • la coerenza con la normativa europea sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili;
  • la coerenza con la programmazione e la pianificazione regionale in campo energetico e ambientale.

Sono ammessi a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici nonché di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta dagli stessi impianti fotovoltaici. In particolare sono ammesse:

  • le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti
  • i lavori correlati
  • i sistemi per la gestione energetica e il monitoraggio dell’impianto
  • le spese tecniche
  • le spese di istruttoria e di gestione della pratica
  • gli oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento
  • l’IVA relativa alle suddette spese

Non sono invece ammissibili:

  • le spese per gli interventi edilizi relativi all’installazione dell’impianto;
  • le spese accessorie relative agli adempimenti richiesti dal GSE e/o dal distributore di energia elettrica
  • le spese di consulenza da parte di professionisti, spese realizzati e pagati in data antecedente alla data della domanda

Entità del contributo

L’incentivo, concesso fino ad esaurimento delle somme stanziate, è pari al 50% delle spese sostenute con un limite massimo di contributo pari ad euro 5.000.

L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni non ecceda il limite della spesa complessivamente sostenuta per l’intervento oggetto di incentivo ad eccezione delle detrazioni fiscali in base al cosiddetto “Superbonus 110%”

Ulteriore contributo per i beneficiari di Resto al Sud in Sicilia

La Regione Siciliana, con Decreto Presidenziale n. 28/2020, ha definito il regolamento per l’attuazione delle agevolazioni a favore dei beneficiari del contributo “Resto al Sud” in Sicilia.

L’agevolazione consiste in un contributo, riconosciuto dall’anno 2020 ed entro il 31 dicembre 2022, parametrato alle imposte di spettanza della Regione versate per ciascuno dei primi tre periodi d’imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza, a titolo:

  • di addizionale regionale Irpef
  • di tassa automobilistica per i mezzi necessari al ciclo di produzione di cui al programma di spesa ammesso con l’istanza Resto al Sud o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti
  • di imposta di registro, ipotecaria, catastale e di bollo per l’acquisto di beni immobili connessi allo svolgimento dell’attività.

Per accedere al contributo i soggetti beneficiari dovranno presentare, dal 15 maggio al 31 maggio di ciascun anno (dal 15 al 31 dicembre, per l’anno 2020), un’istanza all’Assessorato regionale dell’economia – Dipartimento delle finanze e del credito, indicando:

  • gli identificativi dell’impresa
  • l’ubicazione dei locali dove si svolge l’attività economica
  • il settore di appartenenza
  • il limite di aiuto utilizzabile
  • l’ammontare complessivo del contributo richiesto
  • gli altri dati indicati nel provvedimento di approvazione del modello di istanza
  • l’impegno al rispetto del «de minimis»
  • l’indicazione degli elementi indispensabili per la richiesta delle informazioni antimafia e del DURC
  • l'indicazione annua della stima dei versamenti su cui spetta il beneficio
  • la dichiarazione di essere soggetto beneficiario dell'agevolazione “Resto al Sud” e che e che non è stata disposta le revoca delle agevolazioni previste.

L’utilizzo del contributo è consentito entro il terzo anno successivo a quello di presentazione dell’istanza e comunque entro i limiti dell’importo maturato in ragione degli effettivi versamenti annui delle imposte effettuati nell’anno di presentazione dell’istanza e nei due anni immediatamente successivi, comunicati annualmente nel mese di ottobre all’Assessorato, mediante perizia giurata redatta da soggetti iscritti all'albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali, nonché nell'elenco dei revisori contabili.

Il contributo viene utilizzato esclusivamente in compensazione nei limiti dell’importo riconosciuto e a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stato comunicato all’Assessorato.

In caso di incapienza il contribuente potrà utilizzare il contributo residuo anche successivamente e, comunque, non oltre il quarto annuo successivo a quello di presentazione dell’istanza.

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