Bonus assunzione giovani e donne svantaggiate: ok della Commissione Europea

Con l’autorizzazione della Commissione UE, possono finalmente essere utilizzate due misure agevolative molto attese che consentono un abbattimento del costo del lavoro per giovani e donne svantaggiate che vengono assunti nel corso del 2023.

Esonero giovani

La misura riguardante i giovani prevede l’esonero, nella misura del 100% e fino ad un massimo di 8.000 euro, dei contributi a carico del datore di lavoro per l’assunzione di lavoratori che, alla data di assunzione, non hanno compiuto 36 anni e non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato nella loro vita lavorativa. Il beneficio si applica alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni da contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

L’esonero è riconosciuto ai datori di lavoro privati, anche non imprenditori, incluso il settore agricolo; ne sono esclusi, invece, i rapporti di apprendistato, il lavoro intermittente, il lavoro domestico, i rapporti a tempo indeterminato con qualifiche dirigenziali e le prestazioni di lavoro occasionale.

L’esonero si applica per 36 mesi (48 mesi per i datori di lavoro che effettuino assunzioni in una sede/unità produttiva ubicata nelle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Esonero donne svantaggiate

La seconda misura riguarda i datori di lavoro che assumono donne svantaggiate. Per donne svantaggiate si intendono:

  • donne con almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne che, a prescindere dall’età anagrafica, sono residenti in regioni ammesse ai finanziamenti dei fondi strutturali UE, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età che svolgono attività lavorative in settori con forte disparità occupazionale di genere (individuate annualmente con decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali di concerto col Ministero delle Finanze) e prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne ovunque residenti, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, a prescindere dall’età anagrafica.

Una delle condizioni principali per beneficiare dell’esonero è la realizzazione di un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra i lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

Anche in questo caso l’esonero è pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro, con massimo di 8.000 euro, e la durata del beneficio è pari a 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato, e di 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato e per le trasformazioni da contratti a termine.

Anche qui l’esonero è riconosciuto ai datori di lavoro privati, anche non imprenditori, incluso il settore agricolo, mentre è esclusa l’applicazione per la PA, per le imprese operanti nel settore finanziario e nel settore domestico e per le imprese soggette a sanzioni adottate dall’UE.

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Operativo dal 22 febbraio 2021 il nuovo incentivo Selfiemployment

Sarà operativa dal 22 febbraio 2021 la nuova versione dell’incentivo Selfiemployment, attraverso la quale è possibile accedere a prestiti a tasso zero, fino a 50.000 euro, per l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali. Vediamo l’incentivo nel dettaglio.

Soggetti beneficiari

La nuova versione dell’incentivo è rivolta a tre tipologie di destinatari:

  • NEET (Not in Education, Employment or Training) cioè le persone maggiorenni che, al momento della presentazione della domanda:
    • si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età
    • non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale
  • donne inattive, cioè donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative
  • disoccupati di lunga durata, cioè persone maggiorenni che, al momento di presentazione della domanda:
    • non risultano essere occupati in altre attività lavorative
    • hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro

Settori ammessi

Sono finanziabili le iniziative riferibili a tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di “franchising”, con esclusione dei settori della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria in agricoltura, delle lotterie, delle scommesse e delle case da gioco.

Le domande possono essere presentate da:

  • imprese individuali
  • società di persone
  • società cooperative
  • cooperative sociali
  • associazioni professionali
  • società tra professionisti

sia già costituite (da non più di 12 mesi) che da costituire (in questo caso la costituzione deve avvenire entro 90 giorni dall’eventuale provvedimento di ammissione.

Spese ammissibili

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • strumenti, attrezzature e macchinari
  • hardware e software
  • opere murarie (entro il limite del 10% del totale delle spese in investimento ammesse)
  • spese di gestione quali: locazione di beni immobili e canoni di leasing; utenze; servizi informatici, di comunicazione e di promozione; premi assicurativi; materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; salari e stipendi

Incentivi concessione

La misura finanzia al 100% progetti di investimento con un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro. Il finanziamento non è produttivo di interessi, non richiede garanzie ed è rimborsabile in 7 anni a partire da dodici mesi successivi all’erogazione del prestito.

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