Fare Impresa in Sicilia: ecco il bando per imprese costituite da meno di 3 anni

Dopo una lunga attesa è stato finalmente pubblicato il bando Fare Impresa in Sicilia, un bando pensato più per le nuove imprese e le imprese costituite da meno di 3 anni.

Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche del bando.

Beneficiari

Potranno accedere al bando:

  • I giovani di età compresa tra 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda e/o le donne di qualsiasi età che risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni (centoventi se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione e che entro tale termine si costituiscano in forma di impresa (individuale o societaria);
  • le MPI (micro e piccole imprese) che abbiano almeno una unità produttiva o una stabile organizzazione con sede legale ed operativa in Sicilia, o che si impegnino a costituirla entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione e che abbiano altresì i seguenti requisiti:
    • essere iscritte presso il Registro delle imprese e risultare attive da non più di 36 mesi
    • se costituite in forma di società, anche cooperativa, avere una compagine sociale composta, in maggioranza, da persone fisiche aventi i requisiti di cui al punto precedente che detengano almeno il 51% del capitale sociale.

Settori esclusi

Sono escluse le attività ricomprese nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:

  • A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – Intero settore
  • C – Attività manifatturiere – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 12 – Industria del tabacco
    • 19 – Fabbricazione di Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
    • 24 – Metallurgia
  • O – Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria
  • P – Istruzione
  • T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Interventi finanziabili

Ogni programma di spesa avrà un costo ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 300.000 euro e una durata di attuazione non superiore a 24 mesi. Il contributo massimo spettante non potrà superare i 200.000 euro, in quanto l’agevolazione viene erogata nell’ambito del regime de minimis.

I programmi di spesa finanziabili dovranno perseguire le seguenti finalità:

  • la fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti;
  • apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva;
  • introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza;
  • soddisfare i bisogni culturali, sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti;
  • valorizzare attività di ricerca e sviluppo.

Spese ammissibili

All’interno dei programmi di spesa summenzionati, le spese finanziabili saranno ricomprese nelle seguenti categorie:

  • Opere edili aventi ad oggetto interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’esercizio dell’attività economica promossa (entro il limite massimo del 30% del totale dei costi ammissibili – 40% per le imprese con ATECO 55 “Alberghi ed altre strutture simili”, 56.01 “Ristoranti in sede fissa” e 56.03 “Bar”);
  • Macchinari, impianti tecnologici, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le TIC (entro il limite massimo del 15% del totale dei costi ammissibili);
  • Formazione specialistica rivolta al personale di cui è previsto l’impiego in attuazione del progetto imprenditoriale (entro il limite del 7% del totale dei costi ammissibili)

Saranno finanziabili anche gli automezzi, la cui spesa verrà però analizzata al fine di rilevarne l’effettiva inerenza rispetto al ciclo produttivo.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione concessa è rappresentata da un contributo a fondo perduto pari al 90% dei costi ammissibili.

Presentazione delle domande

Le domande potranno essere presentate dal 20/02/2024 e fino al 27/02/2024.

La posizione di ciascuna istanza, nella graduatoria di selezione, sarà determinata sulla base del rapporto tra la parte di costi finanziata direttamente dal proponente (cofinanziamento privato) e il costo totale lordo del programma di investimento. A parità di rapporto, si andrà in ordine cronologico di presentazione.

Procedura di selezione

La procedura sarà valutata a sportello sulla base dei seguenti criteri:

  1. adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dal soggetto proponente o dai relativi soci rispetto alla specifica attività prevista dal progetto imprenditoriale;
  2. capacità di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo;
  3. potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa e relative strategie di marketing;
  4. fattibilità e sostenibilità tecnica e qualità economico-finanziaria dell’iniziativa in termini di economicità della proposta, adeguatezza e sostenibilità del business plan e prospettive di crescita dell’impresa;
  5. Contributo allo sviluppo sostenibile (nuove attività di impresa delle filiere della green e della blue economy);
  6. Contributo alla transizione digitale.

Fare impresa in Sicilia: ai nastri di partenza un bando per la creazione di nuove imprese

Dopo il lancio del bando Ripresa Sicilia, più focalizzato su grandi investimenti e su imprese già consolidate, sta per essere pubblicato un altro bando pensato più per le nuove imprese e le imprese costituite da meno di 3 anni.

Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche del bando “Fare impresa in Sicilia”

Beneficiari

Potranno accedere al bando:

  • imprese (PMI) non ancora costituite, formate da formate da donne (senza alcun limite di età) o uomini di età compresa tra i 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda che alla stessa data risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni (centoventi se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione
  • imprese (PMI) già costituite da meno di 36 mesi, con una compagine sociale composta da almeno il 51% del capitale posseduto da persone fisiche aventi le caratteristiche di cui al punto precedente.

Settori esclusi

Sono escluse le attività ricomprese nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:

  • A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – Intero settore
  • C – Attività manifatturiere – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 12 – Industria del tabacco
    • 19 – Fabbricazione di Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
    • 24 – Metallurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
  • D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria – Intero settore
  • H – Trasporto e magazzinaggio – Intero settore tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi
  • I – Attività dei servizi di alloggio e ristorazione – Esclusivamente per i seguenti settori:
    • 55 – Alloggio
  • O – Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria
  • P – Istruzione
  • T – Attività di famiglie e convivenze
  • U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Interventi finanziabili

Ogni programma di spesa avrà un costo ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 300.000 euro. Il contributo massimo spettante non potrà superare i 200.000 euro, in quanto l’agevolazione viene erogata nell’ambito del regime de minimis.

I programmi di spesa finanziabili dovranno perseguire le seguenti finalità:

  • la fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti;
  • apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva;
  • introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza;
  • soddisfare i bisogni sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti;
  • valorizzare attività di ricerca e sviluppo.

Spese ammissibili

All’interno dei programmi di spesa summenzionati, le spese finanziabili saranno ricomprese nelle seguenti categorie:

  • Adeguamento o ristrutturazione spazi fisici (entro il limite del 30% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni);
  • Macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le TIC;
  • Formazione specialistica, servizi di consulenza e costi garanzie fideiussorie (entro il limite del 7% del costo totale ammissibile per il programma di spesa candidato alle agevolazioni)

Saranno finanziabili anche gli automezzi, la cui spesa verrà però analizzata al fine di rilevarne l’effettiva inerenza rispetto al ciclo produttivo.

Agevolazioni concesse

L’agevolazione concessa è rappresentata da un contributo a fondo perduto fino al 90%.

Procedura di selezione

La procedura sarà valutata a sportello sulla base dei seguenti criteri:

  • Adeguatezza e coerenza delle competenze del soggetto proponente rispetto alla complessiva gestione del progetto imprenditoriale proposto
  • Presidio del processo tecnico-produttivo
  • Mercato di riferimento, vantaggio competitivo e strategie di marketing
  • Fattibilità e sostenibilità tecnico-economica del progetto imprenditoriale.

Sono stabiliti criteri di premialità per le start-up o imprese innovative e per le imprese a prevalente partecipazione femminile.

Agevolazioni per le start-up innovative

Smart & Start Italia è uno strumento agevolativo istituito dal Mise, finalizzato a promuovere, su tutto il territorio nazionale, la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative, oltre a sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Con la circolare n. 439196 del 16.12.2019 della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, sono state in seguito definite le tempistiche e le modalità di presentazione delle domande.

Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative:

  1. a) costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione,
  2. b) di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto all’allegato 1 del Regolamento di esenzione;
  3. c) con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.

Possono inoltre richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purché l’impresa sia formalmente costituita entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore; entro il medesimo termine l’impresa deve inoltrare la domanda di iscrizione al Registro delle imprese, sia nella sezione ordinaria che nella sezione speciale, di cui all’articolo 25, comma 8, D.L. 179/2012.

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani d’impresa:

  1. a) caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
  2. b) mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, e/o
  3. c) finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Ai soggetti interessati è concesso un finanziamento agevolato, senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili, ai sensi e nei limiti previsti dall’articolo 22, comma 3, lettera a), del Regolamento di esenzione. Per le start-up innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo del finanziamento agevolato concesso, calcolato a valere sulle spese ammissibili.

Tutti i piani d’impresa devono prevedere spese ammissibili, ivi comprese quelle riconducibili alle esigenze di capitale circolante, di importo superiore a 100.000 euro ed inferiore a 1.500.000 euro, relative a:

  1. a) immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  2. b) immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  3. c) servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Rientrano in tale categoria le spese per la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, le consulenze specialistiche tecnologiche nonché relativi interventi correttivi e adeguativi, i servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing. Rientrano, altresì, in tale categoria eventuali costi connessi alle collaborazioni instaurate con Organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
  4. d) personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), D.L. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Le domande di agevolazione, corredate dei piani d’impresa, possono essere presentate a partire dal giorno 20 gennaio 2020.

Nel caso di start-up innovative la cui compagine, alla data di presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o preveda la presenza di almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, l’importo del finanziamento agevolato, è pari al 90% delle spese ammissibili.

Start-up innovative: esonero dai diritti camerali

Esteso a tutti gli atti posti in essere dalle start-up innovative e incubatori certificati l'esonero dall'imposta di bollo e dai diritti camerali a seguito dell’iscrizione al Registro delle imprese.

È un comunicato del Ministero dello Sviluppo economico a rendere nota l’estensione dell’esonero dai diritti camerali di segreteria a favore delle start-up innovative e degli incubatori certificati a tutti gli atti depositati (ad esempio il bilancio d’esercizio).

L’agevolazione prevede che, tali imprese, dal momento della loro iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese, siano esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria Dovuti per gli adempimenti relativi alle iscrizioni.

Al contempo, l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 16/E/2014 sulle agevolazioni fiscali in favore delle start-up innovative e degli incubatori certificati, ha chiarito che l’esonero dal versamento dell’imposta di bollo può essere interpretato in senso generale, relativo cioè a tutti gli atti posti in essere dalle start-up innovative, successivi all’iscrizione nel Registro delle imprese.

L'Agenzia delle Entrate precisa inoltre che, l'eventuale perdita dei requisiti da parte della società determina la cancellazione dalla sezione speciale del Registro delle Imprese. Ne consegue che, permanendo l'iscrizione alla sezione ordinaria del Registro medesimo, scatta l'obbligo di pagamento (nei termini ordinari) dell'imposta di bollo, dei diritti di segreteria e del diritto annuale camerale.

 

Start-up innovative, semplificazioni negli adempimenti pubblicitari

Per godere delle agevolazioni fiscali previste dalla legge istitutiva (D.L. 179/2012, convertito nella L. 221/2012) le start-up innovative devono rispettare almeno uno dei seguenti requisiti, alternativi tra di loro:

  1. a) le spese sostenute in ricerca e sviluppo devono essere pari o superiori al 15% del maggior valore tra costo e valore della produzione;
  2. b) almeno 1/3 dei lavoratori devono essere in possesso di titolo di dottorato;
  3. c) essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto riguardante l'industria, le biotecnologie, le varietà vegetali o semiconduttori.

Per agevolare la gestione societaria delle start-up innovative e renderla più flessibile, il c.d. Decreto semplificazioni ha rivisto la disciplina pubblicitaria: le pratiche di Comunicazione Unica annuali obbligatorie vengono pertanto ridotte da tre ad una; tuttavia viene sancita l’obbligatorietà per la Startup di aggiornamento del proprio profilo nel portale startup.registroimprese.it.

Attraverso questa vetrina online totalmente gratuita, da cui sono desumibili i dati ufficiali della società, certificati dalla Camera di Commercio, la start-up ha a disposizione un canale preferenziale per esporre il proprio progetto innovativo e parlare di sé, aumentando così la visibilità e le opportunità commerciali, rivolte sia ai potenziali investitori, sia verso eventuali e potenziali partners.

Attenzione: la mancata compilazione del profilo sul portale comporterebbe un blocco nella suddetta pratica di dichiarazione di possesso dei requisiti, la perdita dello status speciale di Startup innovativa e, di conseguenza, l’impossibilità per l’impresa di continuare a fruire delle agevolazioni previste.

 

 

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