Il Decreto Coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024, introduce due nuove misure volte a favorire l’autoimprenditorialità al Centro Nord e nei territori del Sud o che hanno subito gli effetti del sisma del 2009 e del 2016.

Seppure l’attuazione delle misure sia demandata a due decreti attuativi del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è importante capire il funzionamento di queste due nuove misure.

Soggetti beneficiari

Entrambe le misure sono rivolte a:

  • giovani di età inferiore ai 35 anni;
  • disoccupati da almeno 12 mesi;
  • persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  • disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari del programma GOL.

Se le iniziative finanziate coinvolgono disoccupati iscritti al programma GOL beneficiari di ammortizzatori sociali, inclusa la Naspi di cui al D.Lgs. n. 22/2015, ovvero beneficiari del Supporto formazione lavoro, tali soggetti possono cumulare i trattamenti in godimento ed ottenerne l’erogazione in unica soluzione al fine di utilizzarli come capitale d’avvio da conferire nelle iniziative finanziate.

Attività finanziate

Le misure finanziano l’avvio di attività imprenditoriali o libero-professionali, sia in forma individuale che in forma collettiva. In quest’ultimo caso è consentita la partecipazione di soggetti privi di requisiti, purché il controllo e l’amministrazione sia affidato a soggetti con i requisiti.

Contributo concesso

Le agevolazioni possono essere alternativamente concesse sotto forma di:

  • voucher, per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività;
  • contributo a fondo perduto.

Per la misura Resto al Sud 2.0:

  • il voucher ha un importo massimo di 40.000 euro, elevabile a 50.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’importo dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 75% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 70% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Per la misura Autoimpiego Centro Nord:

  • il voucher ha un importo massimo di 30.000 euro, elevabile a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
  • il contributo a fondo perduto, calcolato sull’importo dell’investimento per l’avvio delle attività, è pari al 65% per programmi di spesa fino a 120.000 euro e al 60% per programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.000 euro.

Adesso non resta che attendere i decreti attuativi per le disposizioni dettaglio, preparandosi per tempo attraverso l’acquisizione dei preventivi di spesa e la predisposizione di un adeguato business plan della nuova iniziativa imprenditoriale.