In sede di conversione in legge del cosiddetto Decreto Fiscale, sono state apportate delle importanti novità in tema di lavoro autonomo occasionale.

Cos’è il lavoro autonomo occasionale

Il lavoro autonomo è quell’attività compiuta da un soggetto, verso un corrispettivo, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

Il lavoro autonomo diventa “occasionale” quando l’attività viene svolta senza il carattere di abitualità, facendo da ciò discendere l’assenza di obblighi Iva e un adempimento previdenziale che scatta solo superando i 5.000 euro di compensi annui.

Proprio queste caratteristiche lo hanno reso uno strumento adatto a fronteggiare esigenze temporanee da parte delle imprese, consentendo di attingere a lavoratori autonomi senza che questi ultimi fossero soggetti a particolari adempimenti formali.

Cosa cambia dal 2022

Con la conversione del Decreto Fiscale, lo strumento del lavoro autonomo occasionale subirà delle modifiche importanti.

In primo luogo diviene obbligatoria la comunicazione preventiva dell’avvio della prestazione di lavoro autonomo occasionale, inviando tramite sms o posta elettronica all’Ispettorato del Lavoro i dati fondamentali relativi alla prestazione, come già avviene per il lavoro intermittente. In caso di mancata comunicazione è prevista una sanzione amministrativa da euro 500 ad Euro 2.500 per ogni singolo lavoratore.

Inoltre, in caso di accesso ispettivo, potrà essere emesso un provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa in presenza di almeno il 10% di lavoratori irregolari, tra i quali si computeranno anche:

  • i lavoratori autonomi occasionali occupati senza preventiva comunicazione
  • i lavoratori autonomi occasionali per i quali viene rilevata l’assenza delle condizioni previste dalla normativa (mancanza di vincolo di subordinazione, autonomia organizzativa, occasionalità della prestazione, ecc.).