Fondo impresa al femminile

Fondo a sostegno dell’impresa femminile: pronto il decreto attuativo

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 2021 il decreto interministeriale attuativo del Fondo a sostegno dell’impresa femminile articolato su tre linee di azione:

  • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili
  • incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili
  • azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.

Pur non essendo ancora operativa la piattaforma per la richiesta delle agevolazioni, è opportuno che i soggetti potenzialmente beneficiari preparino già i progetti di massima in modo da poter essere pronti all’apertura del portale Invitalia.

Vediamo i contenuti del decreto in merito agli incentivi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.

Definizione di impresa femminile

Per impresa femminile si intende l’impresa che presenti le seguenti caratteristiche:

  • imprese individuali la cui titolare è donna;
  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti del CdA per almeno due terzi al femminile;
  • lavoratrici autonome.

Incentivi per la nascita delle imprese femminili

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 250.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purchè coerenti e funzionali all'attività d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi consistono in contributi a fondo perduto che coprono l’80% delle spese su una spesa massima ammissibile di 100.000 euro. Nel caso di donne disoccupate la copertura sale al 90%, mentre scende al 50% per le spese che superano i 100.000 euro e fino a 250.000 euro.

Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento nascita delle imprese femminili

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento volti al consolidamento di imprese femminili nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 400.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purche' coerenti e funzionali all'attivita' d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi vengono differenziati in base all’età dell’azienda e, precisamente:

  • per aziende avviate da almeno un anno e da meno di tre anni gli incentivi consisteranno per il 50% in contributi a fondo perduto e per un altro 50% in un finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili il cui tetto massimo è di 400.000 euro;
  • per aziende che hanno più di tre anni, le spese di investimento saranno incentivate sia con fondo perduto che con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante saranno incentivate solo con il contributo a fondo perduto. Anche qui il tetto massimo di spesa è di 400.000 euro.
Finanziamenti a fondo perduto

Contributi a fondo perduto per le imprese siciliane

Con un avviso pubblico di recente emanazione la Regione Siciliana ha disposto l’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese siciliane a fronte di finanziamenti erogati da banche e intermediari finanziari. Vediamo chi sono i beneficiari e il meccanismo di funzionamento dell’agevolazione.

Imprese beneficiarie

Sono destinatarie della misura le PMI aventi sede legale o operativa in Sicilia, a cui è stato erogato un finanziamento da banche o intermediari finanziari e che hanno subito danni economici dall’emergenza COVID-19 consistenti nella riduzione del fatturato, tra il 2020 e il 2019, non inferiore al 30%.

Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività rientrante in una delle seguenti sezioni ATECO 2007:

  • A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
  • T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Le PMI beneficiarie devono possedere i seguenti requisiti alla data di richiesta del contributo:

  • essere costituite e regolarmente iscritte come attive nella pertinente sezione del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente e avere sede legale o operativa in Sicilia;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure concorsuali e non essendo in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
  • aver ottenuto un finanziamento da un intermediario creditizio;
  • aver subito danni economici dall’emergenza epidemiologica Covid-19 consistenti nella riduzione del fatturato 2020 su 2019 non inferiore al 30%;
  • essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, come risultante dal DURC rilasciato da INPS/INAIL;
  • non essere imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea;
  • non essere state destinatarie, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’avviso per la concessione delle agevolazioni, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni o dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che per indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • essere in regola con la normativa antimafia e che a carico delle stesse non sussistono le cause di esclusione previste dai commi 1 e 2 dell’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016;
  • non aver subito condanne in via definitiva ascrivibili a reati di mafia e non aver omesso di denunciare alle competenti Autorità richieste estorsive, ovvero richieste di tassi usurai su prestiti, da parte di organizzazioni criminali o soggetti criminali, verificatesi nell'ultimo triennio precedente la data di presentazione dell’istanza.

Agevolazione concessa

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto pari al 10% del finanziamento erogato, con un importo massimo di euro 30.000.

L’agevolazione è concedibile solo se il finanziamento bancario correlato risulta già concesso e viene erogata solo dopo l’erogazione del suddetto finanziamento.

Il finanziamento sul quale si calcolerà il contributo dovrà essere stato concesso a condizioni di mercato ed avere le seguenti caratteristiche:

  • importo non superiore ad euro 300.000 euro (se l’importo è maggiore, i calcoli verranno fatti sull’importo di 300.000 euro)
  • atto di concessione del finanziamento con data uguale o successiva al 12/3/2020
  • durata del preammortamento non inferiore a 18 mesi
  • durata massima del finanziamento 10 anni oltre il preammortamento.

Presentazione delle domande

Le domande potranno essere presentate dal 15/12/2021 al 28/02/2022 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Finanziamento

70% a fondo perduto per le piccole e medie imprese del messinese

La SO.GE.PAT. (Società di gestione del patto territoriale Messina) ha pubblicato un interessante avviso per il finanziamento di progetti imprenditoriali nel territorio del messinese. Vediamo nel dettaglio i contenuti del bando.

Soggetti beneficiari

I beneficiari del bando sono le piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (a eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e sono in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, o non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non sono destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  • non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER, all’articolo 2, punto 14 del Regolamento ABER e all’articolo 3, punto 5 del Regolamento FIBER;
  • nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’art. 14 del Regolamento GBER, non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano o non farlo nei due anni successivi al completamento dell’investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione.

Interventi ammissibili

Le tipologie di interventi ammissibili si distingue in:

  • progetti di investimento
  • progetti di avviamento
  • progetti di innovazione

I progetti di investimento:

  • devono riguardare la realizzazione di una nuova unità produttiva o l’ampliamento di una unità produttiva esistente mediante la diversificazione della produzione con nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
  • devono avere importo non inferiore a 100.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia, delle infrastrutture energetiche, della pesca e dell’acquacoltura e della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere spese relative a beni nuovi rientranti in una delle seguenti categorie:
    • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30 (trenta) per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
    • macchinari, impianti e attrezzature, strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione e identificabili singolarmente;
    • programmi informatici e licenze commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • devono prevedere la copertura con risorse proprie o con finanziamento esterno di almeno il 25% dei costi ammissibili;
  • comportano il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni dalla conclusione dell’intervento.

I progetti di avviamento:

  • devono riguardare la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o lo sviluppo di attività esistenti;
  • devono avere importo non inferiore a 100.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti al settore della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere i costi strettamente connessi alla realizzazione del progetto ammesso alle agevolazioni e nella misura necessaria alle finalità dello stesso.

I progetti di innovazione:

  • devono riguardare l’introduzione di un’innovazione di processo e/o un’innovazione dell’organizzazione
  • devono avere importo non inferiore a 50.000 Euro e vanno ultimati entro 30 mesi dalla data di assegnazione dei contributi;
  • non devono essere inerenti il settore della produzione agricola primaria;
  • devono prevedere le seguenti tipologie di spesa:
    • spese del personale;
    • costi relativi a strumentazione e attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto, nel limite delle quote di ammortamento ordinario;
    • costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
    • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Ogni intervento ammissibile deve presentare un livello di progettazione assimilabile al “progetto di fattibilità tecnica ed economica” e deve essere coerente con una o più vocazioni del contesto territoriale di riferimento e, precisamente:

  1. Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
  2. Riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne

Importo del contributo

L’importo del contributo concesso è pari al 70% dei costi ammissibili.

Il contributo massimo concedibile è di Euro 200.000 per singola impresa e per singolo progetto.

Localizzazione dell’investimento

I progetti imprenditoriali dovranno essere realizzati in unità produttive localizzate nel territorio di uno dei seguenti Comuni:

  • Messina
  • Alcara Li Fusi
  • Alì Terme
  • Barcellona Pozzo di Gotto
  • Basicò
  • Brolo
  • Capo d’Orlando
  • Capri Leone
  • Caronia
  • Castroreale
  • Condrò
  • Ficarra
  • Furci Siculo
  • Galati Mamertino
  • Giardini Naxos
  • Gioiosa Marea
  • Itala
  • Limina
  • Lipari
  • Milazzo
  • Mirto
  • Motta Camastra
  • Pace del Mela
  • Patti
  • Piraino
  • Rodì Milici
  • Rometta
  • Agata di Militello
  • Filippo del Mela
  • Piero Patti
  • Sinagra
  • Torrenova
  • Venetico
  • Villafranca Tirrena

Termini di presentazione delle domande

Le domande andranno presentate entro il 22 dicembre 2021.

Finanziamenti agevolati e a fondo perduto

Irfis: finanziamenti per PMI e professionisti

È stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo all’azione 3.6.2. del PO FESR Sicilia 2014-2020 per la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali.

Soggetti beneficiari

La misura è destinata:

•      alle PMI (Piccole e Medie Imprese) che:

•     sono regolarmente costituite e iscritte come attive presso la CCIAA

•      hanno avviato l’attività prima del 31/12/2018

•      hanno sede legale o operativa nel territorio della Regione Siciliana

•     hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 250.000 euro

•     hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19

•      hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019

•      ai liberi professionisti che:

•      hanno domicilio fiscale in Sicilia

•      sono iscritto ad un ordine professionale, se obbligatorio, e sono titolari di partita Iva

•      hanno iniziato l’attività prima del 31/12/2018

•      hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 40.000 euro

•      hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19

•      hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019

Sono comunque escluse le PMI che operano nei seguenti settori ATECO:

•      A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;

•      O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;

•      T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni

•      e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;

•      U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Importo del finanziamento e del contributo a fondo perduto

I beneficiari possono richiedere un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

•      importo minimo: Euro 10.000

•      importo massimo: Euro 25.000 (qualora non sia richiesto il contributo a fondo perduto)

•      durata: 48 mesi successivi ad un preammortamento non superiore a 24 mesi

•      rimborso: 48 rate mensili costanti

•      tasso di interesse: 0%

•      nessuna garanzia richiesta.

Ad ogni finanziamento è associabile anche un contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese di sanificazione e adeguamento dei luoghi di lavoro e di produzione ubicati in Sicilia riferite a:

•      sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l'attività lavorativa e degli strumenti utilizzati nell'ambito di tali attività;

•      acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;

•      acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;

•      acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui alla lettera b), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;

•      acquisto di dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione.

L’importo del contributo a fondo perduto può essere al massimo di Euro 5.000.

Termini per la richiesta

Le richieste potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 22 luglio 2021 alle ore 17:00 del 9 settembre 2021 attraverso un apposito portale raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.irfis.it

Le domande finiranno in una apposita graduatoria in ordine di calo di fatturato e i finanziamenti verranno erogati sino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Il nostro Studio rimane comunque a disposizione per eventuali chiarimenti. info@studiomami.it 

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First Playable Fund

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE del 18 dicembre 2020 che disciplina le modalità di concessione delle agevolazioni a valere sulle risorse del Fondo per l’intrattenimento digitale.

Imprese beneficiarie

L’accesso al First playable fund è destinato alle imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

  1. svolgono, in via prevalente, l’attività economica di «Edizione di software» o «Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse»;
  2. hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
  3. sono soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile il prototipo di cui all’art. 6;
  4. hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione che di imprese costituite sotto forma di società di persone;
  5. sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  6. sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  7. garantiscono, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le predette attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de minimis.

Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

  1. non abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  2. siano destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  3. i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni prevedono, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione del videogioco, la realizzazione di un prototipo destinato alla distribuzione commerciale. Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:

  1. essere realizzati dai soggetti di cui all’art. 5, presso la propria sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
  2. prevedere, ciascuno, la realizzazione di un singolo prototipo;
  3. prevedere spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00 (ventimila);
  4. essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione di cui all’art. 9, comma 2. Per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa/costo ammissibile alle agevolazioni.
  5. essere ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni di cui all’art. 10, comma 2. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa /costo ammissibile alle agevolazioni.

Spese e costi ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni del First Playable Fund le spese e i costi relativi a:

  1. prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa. Rientra in tale categoria, nella misura in cui è impiegato nelle attività di realizzazione del prototipo, il personale dipendente dell’impresa beneficiaria e il personale in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro;
  2. prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese. Rientrano in tale categoria i servizi di consulenza acquisiti per la realizzazione del prototipo da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  3. attrezzature tecniche (hardware). Rientrano in tale categoria le attrezzature tecniche di nuova fabbricazione acquistate per la realizzazione del prototipo, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto. Nel caso in cui il citato periodo di utilizzo sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto. Nel caso in cui le attrezzature tecniche, o parte di esse, per caratteristiche d’uso, siano contraddistinte da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione dell’impresa beneficiaria e positiva valutazione del Ministero;
  4. licenze di software. Rientrano in tale categoria le licenze software acquistate per la realizzazione del progetto, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del prototipo

Ai fini dell’ammissibilità, le spese e i costi devono:

  1. essere sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  2. essere pagati esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di costo.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

  1. relative a beni usati, anche ove ricondizionati;
  2. inerenti a beni la cui installazione e il cui utilizzo non è previsto presso la sede operativa prevista per la realizzazione del prototipo;
  3. sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
  4. ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di I.V.A.;
  5. relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

Agevolazioni concedibili

L’accesso al fondo consente di ottenere un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili.

Modalità di presentazione delle domande

Le modalità di accesso verranno definite con un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.

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Finanziamenti per le società cooperative – Nuova Marcora

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE 4 gennaio 2021 che aggiorna la c.d. Nuova Marcora, rifinanziando il fondo diretto allo sviluppo delle società cooperative, al fine di favorire la nascita di nuove imprese e il consolidamento o la riconversione di quelle esistenti.

Cooperative beneficiarie

Le tipologie di cooperativa che possono accedere al finanziamento sono solo le cooperative di produzione e lavoro e le cooperative sociali.

Le cooperative dovranno altresì:

  1. essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
  2. non essere qualificate come «imprese in difficoltà» ai sensi del Regolamento di esenzione;
  3. trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposte a procedure concorsuali.

Non sono inoltre ammesse le cooperative:

  1. che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  2. che siano state destinatarie di provvedimenti di revoca, parziale o totale, di agevolazioni concesse dal Ministero e che non abbiano restituito le agevolazioni per le quali è stata disposta la restituzione.

Le cooperative che vogliono accedere al finanziamento subiranno l’acquisizione di una quota temporanea di minoranza da parte delle società finanziarie, partecipate dal MISE, che erogano il finanziamento.

Finanziamenti erogabili

I finanziamenti erogabili, che potranno avere sia finalità di investimento che di copertura del capitale circolante, hanno le seguenti caratteristiche:

  1. durata non inferiore a tre anni e non superiore a dieci, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di tre anni;
  2. rimborso secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
  3. sono a tasso di interesse zero;
  4. nel caso vengano concessi a fronte di nuovi investimenti, possono coprire l'intero importo del programma di investimento;
  5. sono concessi per un importo non superiore a cinque volte il valore della partecipazione già detenuta dalla Società finanziaria L. 49/85 nella società cooperativa beneficiaria, e in ogni caso per un importo complessivamente non superiore ad euro 2.000.000,00.

Nel caso in cui il finanziamento agevolato venga concesso per finalità di investimento, questo deve essere concluso entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, salvo concessione di una proroga.

I finanziamenti agevolati della nuova Marcora non sono assistiti da alcuna forma di garanzia, né personale, né reale, né bancaria, né assicurativa.

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Si rinnova l’incentivo “Nuove imprese a tasso zero”

Con decreto interministeriale del 4 dicembre 2020 viene operata una ridefinizione della disciplina di attuazione della misura in favore della nuova imprenditorialità giovanile e femminile, la misura c.d. “Nuove imprese a tasso zero”.

Vediamo i profili dell’agevolazione così come rinnovata.

Soggetti beneficiari

La nuova versione dell’incentivo è rivolta alle micro e piccole imprese:

  • costituite da non più di sessanta mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
  • costituite in forma societaria
  • in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Settori ammessi

Sono finanziabili le iniziative riferibili ai seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone
  • commercio di beni e servizi
  • turismo

Spese ammissibili e agevolazioni concedibili per le imprese costituite da non più di 36 mesi

La misura copre le seguenti tipologie di spesa:

  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto  di  intervento,  nel  limite  del  30  (trenta)  per  cento  dell’investimento ammissibile;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle  esigenze  produttive  e  gestionali  dell’impresa
  • acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • consulenze specialistiche, nel limite del 5 (cinque) per cento dell’investimento ammissibile
  • oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato e oneri connessi alla costituzione della società.

Le agevolazioni concedibili sono le seguenti:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di dieci anni
  • un contributo a fondo perduto per un massimo del 20% del totale dell’investimento e solo su alcune tipologie di spese (macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici e servizi TIC, acquisto di brevetti e licenze d’uso)

L’importo del finanziamento e del fondo perduto e del finanziamento non possono superare complessivamente il 90% della spesa ammissibile.

Spese ammissibili e agevolazioni concedibili per le imprese costituite da più di 36 mesi

La misura copre le seguenti tipologie di spesa:

  • limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del 40 (quaranta) per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30 (trenta) per cento  dell’investimento complessivo ammissibile;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Le agevolazioni concedibili sono le seguenti:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di dieci anni
  • un contributo a fondo perduto per un massimo del 15% del totale dell’investimento e solo su alcune tipologie di spese (macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi)

L’importo del finanziamento e del fondo perduto e del finanziamento non possono superare complessivamente il 90% della spesa ammissibile.

 

Potenziata l’agevolazione “Resto al Sud”

L’agevolazione Resto al Sud rappresenta una delle modalità più snelle per avviare una nuova attività imprenditoriale.

Destinata agli under 46 che risiedono nelle regioni del Sud, che non siano titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017, non abbiano ricevuto altre agevolazioni per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio e non abbiano un lavoro a tempo indeterminato e si impegnino a non averlo per tutta la durata del finanziamento, consente di ricevere finanziamenti in parte a fondo perduto in parte a tasso zero per attività nei seguenti settori:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone
  • turismo
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)

Adesso, con la conversione del Decreto Rilancio, l’agevolazione viene ulteriormente potenziata:

  • viene incrementata la quota di fondo perduto, che passa dal 35% al 50% dell’intero programma agevolato
  • viene incrementato il massimale di spesa per le imprese esercitate in forma individuale, che passa da 50.000 euro a 60.000 euro.

Si rammenta che lo Studio Mamì fornisce consulenza integrale per l’accesso all’agevolazione, supportando i richiedenti dalla fase di redazione del business plan, alla presentazione della domanda e alla gestione degli adempimenti successivi utili alla percezione del contributo.

Pmi e Digital Transformation, definite le modalità dell’agevolazione

Con decreto del 9 giugno 2020 viene data attuazione all’intervento, previsto dal Decreto Crescita, volto a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI italiane attraverso la realizzazione di progetti diretti all'implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

A chi si rivolge

L’agevolazione si rivolge alle PMI aventi le seguenti caratteristiche:

  • iscrizione attiva al Registro Imprese
  • operatività in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell'esercizio cui si riferisce l'ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

È ammissibile la presentazione di progetti congiunti tramite contratti di rete o altre forme contrattuali di collaborazione.

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività ricomprese nei seguenti settori (codici ATECO):

  • C – Intera sezione
  • 00.00 – Raccolta e depurazione delle acque di scarico
  • 1 – Raccolta dei rifiuti
  • 2 – Trattamento e smaltimento dei rifiuti
  • 3 – Recupero dei materiali
  • 52 – Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
  • 53 – Servizi postali e attività di corriere
  • 29 – Mense e catering continuativi su base contrattuale
  • 12 – Pubblicazione di elenchi e mailing list
  • 2 – Edizioni di software
  • 61 – Telecomunicazioni
  • 62 – Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
  • 1 – Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web
  • 69 – Attività legali e contabilità
  • 70 – Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
  • 71 – Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 – Ricerca scientifica e sviluppo
  • 73 – Pubblicità e ricerche di mercato
  • 74- Altre attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 20 – Attività dei call center
  • 92 – Attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi
  • 1 – Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
  • 01.01 – Attività delle lavanderie industriali
  • 55 – Alloggi
  • 79 – Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
  • 02.00 – Attività di musei
  • 03.00 – Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
  • G – Intera sezione

Investimenti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:

  1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1. all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione dellerelazioni con i diversi attori;
    2. al software;
    3. alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4. ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
  3. A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
    1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
    2. investimenti

I progetti di spesa devono, inoltre, essere realizzati nell'ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su tutto il territorio nazionale, prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni e prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dal soggetto

beneficiario, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

Agevolazioni

Per entrambe le tipologie di progetto ammissibili a beneficio le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50 percento, articolata come segue:

  1. 10 percento sotto forma di contributo;
  2. 40 percento come finanziamento agevolato.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

Termini di presentazione della domanda

Verranno fissati con un successivo decreto direttoriale.

Nuovo bando Macchinari Innovativi

Con decreto del 23 giugno 2020 sono stati definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso all’agevolazione del bando “Macchinari innovativi” che sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

A chi si rivolge

L’agevolazione si rivolge alle PMI aventi le seguenti caratteristiche:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

L’agevolazione spetta altresì ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali riconosciute e i progetti possono essere presentati anche tramite contratto di rete.

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività di servizi alle imprese nonché le attività manifatturiere, queste ultime con esclusione delle attività connesse ai seguenti settori:

  • siderurgia
  • estrazione del carbone
  • costruzione navale
  • fabbricazione delle fibre sintetiche
  • trasporti e relative infrastrutture
  • produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Investimenti ammissibili

I programmi di investimento ammissibili devono

  • prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.

I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:

  • relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
  • riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
  • conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
  • ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti e di finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%, articolate come segue:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

Termini di presentazione della domanda

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

  1. A) compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020;
  2. B) invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020.
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